Resta vietata la vendita delle anguille contaminate provenienti dal lago di Garda. Le analisi condotte hanno evidenziato la necessità di confermare il divieto per altri 12 mesi.
E' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale- e vigente- il decreto 21 maggio 2015 che proroga l'ordinanza 17 maggio 2011, e successive modificazioni, recante «Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda».
Il Ministero della Salute ha acquisito in aprile la relazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale per l'Abruzzo e il Molise, laboratorio nazionale di riferimento per le diossine e i PCB in alimenti destinati al consumo umano; la relazione- condivisa con il Centro di referenza per l'epidemiologia veterinaria, la programmazione, l'informazione e l'analisi del rischio (COVEPI)- contiene la valutazione dei livelli di contaminazione di diossine e PCB in campioni di prodotti ittici del lago di Garda.
In questa relazione si evidenzia la necessita' di mantenere in vigore le misure di divieto per la gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda, previste dall'ordinanza ministeriale del 17 maggio 2011.
Il termine di validita' dell'ordinanza del Ministro della salute 17 maggio 2011 -già prorogato negli anni 2012-13-14- e' ulteriormente prorogato di dodici mesi.
EPIDEMIOLOGIA
Anguille del Garda, il Ministero della Salute proroga il divieto
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