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RASFF 2012

Relazione sul sistema di allerta comunitario

Relazione sul sistema di allerta comunitario
Le non conformità sono prevalentemente da ricondurre ai sistemi di autocontrollo. Non adeguato il controllo del rischio Listeria monocytogenes.
Un dato che emerge è rappresentato dalla diminuzione delle notifiche trasmesse attraverso il sistema di allerta da parte degli Stati Membri. Nel corso del 2012 si è evidenziata una diminuzione del 7.7%. L'Italia, anche per quest'anno continua ad essere il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate attraverso il sistema RASFF, insieme alla Gran Bretagna.

Per quanto riguarda l'origine, invece, i prodotti nazionali irregolari sono stati 106, risultando il terzo Paese comunitario per numero di notifiche ricevute, dopo la Spagna e la Polonia.

Negli ultimi anni il numero delle allerta sui prodotti nazionali risulta praticamente costante, dimostrando la necessità di azioni mirate ai fini della prevenzione dei rischi alimentari.
Come era stato evidenziato lo scorso anno, ed emerso dalle allerta 2012, molte delle non conformità rilevate sono nell'ambito dell'igiene generale (prerequisiti) e del sistema di HACCP, da ricondurre prevalentemente ad una non corretta applicazione dei sistemi di autocontrollo da parte dell'OSA. A tal fine è indispensabile quindi che gli Operatori rinforzino i propri piani di autocontrollo, mentre le autorità territorialmente competenti, nel corso delle loro attività di controllo, dovrebbero utilizzare in modo più efficace lo strumento dell'audit.

Una problematica significativa, verificatasi nel corso dell'anno, ha riguardato il rischio Listeria monocytogenes in ricotta prodotta, con latte di pecora, in tre distinti stabilimenti sardi e commercializzata da una ditta pugliese in seguito ad episodi di listeriosi verificatisi negli USA. Per questo episodio si è reso necessario lo scambio rapido di informazioni con la FDA via teleconferenza. Si è provveduto a corrispondere alle richieste della FDA, alla raccolta dei dati circa la tracciabilità dei prodotti coinvolti mediante accertamenti sul territorio, e a comunicare gli sviluppi delle indagini e gli esiti analitici dei campionamenti disposti. Questo continuo scambio di informazioni è stato apprezzato dalle Autorità Americane che hanno verificato l'impegno profuso dalla Direzione Generale.
Inoltre, sono state disposte quattro ispezioni ministeriali condotte insieme ad esperti dell'Istituto Superiore di Sanità e al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. Le carenze riscontrate negli stabilimenti ispezionati riguardano non solo le strutture e l'igiene degli ambienti, ma anche l'incompletezza o la mancanza di procedure/documentazione (piano HACCP, rintracciabilità dei lotti, studi di shelf-life, controllo microbiologico delle superfici a contatto e non a contatto, certificato di potabilità dell'acqua, formazione del personale). Si può concludere che il controllo del rischio Listeria monocytogenes lungo tutte le fasi della produzione non è stato, in questo caso, adeguatamente assicurato.

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