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OGM, EFSA: utilizzato numero insufficiente di topi

OGM, EFSA: utilizzato numero insufficiente di topi
Per uno studio di questo tipo le linee guida pertinenti dell'OCSE specificano la necessità di un minimo di 50 ratti e non solo 10 roditori per gruppo.
Lo studio francese sui ratti, che ha suscitato allarme per "la potenziale tossicità del mais geneticamente modificato NK603 e di un erbicida contenente glifosato, non ha una qualità scientifica tale da essere considerato valido ai fini di una valutazione del rischio". Questo il responso dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare.

La lacuna più eclatante è che "il ceppo di ratti utilizzati nello studio biennale è incline a sviluppare tumori durante la loro aspettativa di vita, che è di circa due anni. Questo implica che la frequenza di tumori osservata è alterata dalla naturale incidenza di tumori tipici in questo ceppo, indipendentemente da ogni trattamento" per gruppo. Il basso numero di animali utilizzati è insufficiente a distinguere tra incidenza di tumori dovuti al caso ed effetti specifici del trattamento.

La recensione iniziale dell'Efsa - si legge in una nota dell'Authority - ha trovato inadeguati il disegno dello studio, la descrizione dei risultati e la loro analisi, così come descritti nell'articolo. Per poter comprendere appieno lo studio, l'Autorità ha invitato gli autori Séralini et al. a mettere a disposizione alcuni importanti dati supplementari.

"Pertanto, sulla base delle informazioni pubblicate dagli autori - prosegue la nota - l'Efsa non ravvisa la necessità di esaminare da capo la propria precedente valutazione della sicurezza del mais NK603, né di prendere in considerazione tali risultati nella valutazione del glifosato attualmente in corso".

L'esperto, direttore della Valutazione scientifica dei prodotti regolamentati, puntualizza comunque che "prendere in considerazione i possibili effetti a lungo termine degli Ogm è stato, e continuerà a essere, un elemento centrale del lavoro dell'Efsa per proteggere animali, uomini e ambiente". L'analisi preliminare diffusa oggi, prosegue l'Efsa, "è il primo gradino di un processo a due stadi. Una seconda analisi verrà portata a termine entro la fine di ottobre del 2012. (AdnKronos Salute)