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Mangimi, rapporto sui controlli ufficiali

Mangimi, rapporto sui controlli ufficiali
Il Ministero della Salute ha pubblicato il "Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale eseguiti nell'anno 2010". Punto critico: l'assenza di un sistema informatizzato di rendicontazione. Sole tre Regioni hano inviato una relazione annuale pienamente rispondente ai criteri del PNAA. Raggiunta per la prima volta la piena realizzazione dell'attività di campionamento programmata.

Il Ministero della Salute ha pubblicato il "Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale eseguiti nell'anno 2010". Il Rapporto è curato dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinari e dall'Ufficio VII - Alimentazione Animale e si propone di rendere pubblico l'andamento dei controlli ufficiali effettuati nel 2009, nella filiera dei mangimi dai Servizi Veterinari delle Asl coordinati dai Servizi Veterinari Regionali.

Il Ministero della Salute ha predisposto il Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza Sanitaria sull'Alimentazione degli Animali (PNAA) con valenza pluriennale (anni 2009/2010/2011). La programmazione consiste principalmente nell'individuazione delle matrici (mangimi) da prelevare, delle sostanze da ricercare, nonché nell'attribuzione del numero di campionamenti da effettuare.

Punto critico anche del PNAA 2010, così come per i Piani Nazionali precedenti, è l'assenza di un sistema informatizzato di rendicontazione dell'attività di controllo svolta che penalizza l'accuratezza e l'efficienza della trasmissione dei dati, nonché la possibilità di un monitoraggio costante in "tempo reale" del piano di controllo durante l'anno. Il sistema informatizzato di trasmissione dei dati, che consentirà di monitorare l'applicazione del piano da parte dell'Autorità centrale e dalle Regioni é ora in fase di studio ed in attesa di ottenere la necessaria autorizzazione all'avvio della sua progettazione.

Solo tre Regioni ( Emilia Romagna, Lazio e Umbria) tra quelle che hanno inviato la relazione annuale hanno rispettato tutti i criteri forniti dal PNAA; la carenza maggiormente rilevata è rappresentata dalla assenza della valutazione del rischio per la programmazione delle attività di controllo.

Per quanto attiene gli "Audit" effettuati dalle Autorità Regionali verso le AA.SS.LL. solo sei Regioni hanno eseguito Audit, per un totale di solo n. 9 AA.SS.LL. auditate. Nel 2010 l'Ufficio VII - Alimentazione Animale - è stato impegnato a sua volta nell'attività di Audit (Regioni), attività svolta dai funzionari dello stesso Ufficio (attività che è continuata a regime anche nel corso dell'anno 2011). Sono state auditate in tutto tre Regioni (Veneto, Marche e Umbria)e sei Autorità territoriali (AA.SS.LL). I risultati sono stati soddisfacenti anche se è stata riscontrata costantemente la carenza di procedure per il monitoraggio, in itinere, dello svolgimento delle varie attività previste dai Piani Regionali (stato dei campionamenti, ispezioni effettuate ecc....).

L'attività di ispezione presso gli operatori del settore dei mangimi per la verifica della rispondenza alla normativa vigente, ha visto i servizi veterinari impegnati in un'imponente attività di controllo, finalizzata ad assicurare la tutela della salute animale, umana e dell'ambiente.

L'attività di campionamento nell'anno 2010 ha visto i Servizi Veterinari impegnati, come di consueto, in una imponente attività di campionamento che ha comportato il prelievo di n. 13.428 campioni. I campioni sono stati prelevati nelle varie fasi della produzione, utilizzo, distribuzione e trasporto dei mangimi. Per quanto attiene il livello di realizzazione dell'attività di campionamento programmata per l'anno 2010 si può affermare che per la prima volta è stata raggiunta una piena realizzazione con il superamento (+ 222) del numero di campioni totale raggiungendo una realizzazione pari al 101,6% dell'attività programmata. Questo dato conferma la piena attuazione del PNAA e testimonia un buon livello di efficienza raggiunto dal sistema dei controlli ufficiali, infatti, nell'anno 2009 è stata raggiunta una realizzazione pari all'98,9% con una programmazione disattesa del 1,1%.

I campioni non conformi rappresentano lo 0,48% dei campioni prelevati, un dato che segna una ulteriore diminuzione delle non conformità: infatti si è passati dallo 0,59% del 2008 e dallo 0,54% del 2009. Un trend "assolutamente positivo" che non può che confermare una maggiore conformità dei mangimi (mangimi composti, materie prime, additivi, e acqua di abbeverata) alla normativa.

Sui campioni previsti dal PNAA, viene effettuata la ricerca di: proteine animali trasformate non ammesse nei mangimi, salmonella spp., sostanze  farmacologicamente attive e additivi destinati all'alimentazione animale, sostanze indesiderabili che includono anche i contaminanti ambientali (micotossine, diossine, melamina e altri), organismi geneticamente modificati (OGM).
Le 65 non conformità rilevate nel corso dei controlli ufficiali del 2010 hanno riguardato:

- n. 18 per presenza di principi attivi ed additivi vietati o in concentrazione non consentita;
- n. 3 nel programma di sorveglianza riguardante i principi attivi ed additivi vietati;
- n. 21 per contaminazione da Salmonella spp.;
- n. 8 per presenza di Micotossine;
- n. 4 per presenza di sostanze contaminanti;
- n. 11 per presenza di Organismi Geneticamente Modificati.

Il Rapporto sottolinea che, a fronte di un evidente miglioramento dei risultati nel controllo dei mangimi una anomalia fortemente significativa per la mancanza di risultati non conformi per "diossina". Infatti a fronte di un consistente numero di campioni prelevati (sorveglianza/vigilanza), pari a n. 388, nessun campione è risultato positivo. E' quindi evidente che la complessa attività di campionamento dei mangimi per la ricerca delle diossine necessita di una rimodulazione che vede coinvolti gli aspetti programmatici, organizzativi ed esecutivi dei controlli.

 

pdfIL TESTO COMPLETO DEL RAPPORTO 2010.pdf