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INIZIATIVA DELL'ON PARENTELA

Calabria, riordinare "a modo" la veterinaria regionale

Calabria, riordinare "a modo" la veterinaria regionale
Il Commissario alla sanità calabrese chiarisca "il ritorno dello stesso dirigente che nel 2011 portò il ministero ad avviare una task force".

Il deputato calabrese Paolo Parentela (M5S) componente della XIII Commissione Agricoltura minaccia una interrogazione "molto dura" se il Commissario regionale alla Salute non si dimetterà. L'interrogazione annunciata da Parentela riguarda il riordino dei Servizi Veterinari della Calabria, "da avviare presto e a modo- dichiara- come sollecitato nel maggio scorso dal tavolo di monitoraggio del piano di rientro".

L'onorevole Parentela chiede al Commissario alla sanità calabrese Saverio Cotticelli spiegazioni sul ritorno a capo della medicina veterinaria regionale "dello stesso dirigente che portò il ministero ad avviare, nel 2011, una task force". Si tratta dice Parentela, "della ricollocazione al vertice di un ufficio essenziale, pare sospinta dal commissario Cotticelli, di un dirigente che era stato destinato altrove e sostituito con un intero gruppo di lavoro, chiamato, con l’assenso del ministero della Salute, a riordinare il settore, fondamentale per lo sviluppo dell’economia del territorio".

La gestione della sanità calabrese – conclude Parentela – ha bisogno di una sterzata netta, nella direzione della trasparenza assoluta e del superamento dei problemi, molto gravi, che si riscontrano anche, purtroppo, in ambito veterinario e sulla sicurezza alimentare».

Da parte sua Cotticelli è critico sulla gestione regionale dal 2011 al 2019. A fine luglio ha infatti annullato la delibera relativa alle indennità aggiuntive della task force e ha inviato la documentazione alla Guardia di finanza.di Catanzaro nell'ambito dell'operazione “Artemide”. Spese che a detta di Cotticelli avrebbero avuto «effetti negativi» sul già dissestato sistema sanitario regionale. Dalle indagini, condotte dalla Guardia di finanza di Catanzaro con il coordinamento del procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del procuratore Nicola Gratteri, e’ emerso che a partire dal 2011 e fino al 2019 i componenti della task force, pur essendo stati impiegati ai sensi della legge regionale 8/2003 – che prevede la possibilita’ di utilizzo dei dipendenti delle aziende sanitarie regionali senza oneri aggiuntivi – avevano indebitamente percepito, tre differenti emolumenti non dovuti.

A settembre si sono incrinati i rapporti fra Cotticelli e l'intersindacale medica e veterinaria della Calabria che lamenta una "gestione ragioneristica della sanità, che si è tradotta in un peggioramento dei conti, della qualità e della quantità dei servizi erogati". (fonte)