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ACCORDO ACSS IZSLER

AMR e selvatici, due progetti sperimentali in Lombardia

AMR e selvatici, due progetti sperimentali in Lombardia
Accordo siglato tra Acss e Izsler per avviare due progetti sperimentali in Lombardia. Con ATS Insubria e ATS Bergamo..

L’Agenzia di controllo del sistema sociosanitario lombardo (Acss) e l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell'Emilia Romagna hanno firmato un accordo triennale per il contrasto all'antimicrobico-resistenza e la sorveglianza della fauna selvatica. L'accordo è stato siglato il 13 dicembre dai rispettivi direttori, Marco Onofri e Giorgio Varisco.

"L’accordo è un’ottima notizia per la tutela della salute di tutti"- ha dichiarato Varisco- mentre Onofri ha puntualizzato che "l’Agenzia non ha una funzione ispettiva né sanzionatoria e opera nell’ambito dei controlli per contribuire al miglioramento del sistema sociosanitario lombardo e ha voluto individuare, nello sviluppo di nuove attività, nuove strade per affrontare il fenomeno dell’antimicrobico resistenza e la sorveglianza della fauna selvatica".

I progetti- L’Acss ha avviato in via sperimentale nelle province di Varese e Como con ATS Insubria e in quella di Bergamo con ATS Bergamo le prime due progettualità che coinvolgono l’Izsler.

Come ha evidenziato Livio Pinciroli, direttore del Distretto Veterinario Varese Sud, afferente all’Ats Insubria, e collaboratore dell’Agenzia di Controllo, Acss ha messo a punto una procedura operativa, da introdurre nel 2020 nelle province di Varese e Como, che prevede la collaborazione con la Polizia Provinciale, per la tutela e la sorveglianza della salute degli animali selvatici in caso di malattia, incidente stradale o altro evento traumatico. L’Istituto, in questo ambito, in quanto centro di riferimento territoriale, si occupa di effettuare le analisi delle carcasse o dei campioni prelevati.

La maggior parte dei lavori presenti in letteratura mettono in evidenza un forte collegamento tra l’impatto delle attività umane sugli habitat naturali e lo stato di portatori di batteri con antibiotico resistenze della fauna selvatica. Tra le specie selvatiche, quelle maggiormente a rischio sono rappresentate dagli onnivori, dalle specie sinantropiche e dai carnivori. Ma esistono ancora diverse questioni da chiarire per quanto riguarda il ruolo degli animali a vita libera nell’antimicrobico-resistenza, in particolare rispetto alle modalità di scambio di batteri antibiotico resistenti tra uomo e fauna selvatica.

La seconda sperimentazione, illustrata da Antonio Sorice, direttore del Dipartimento Veterinario dell’Ats di Bergamo e consulente dell’Agenzia, prevede l’introduzione, l’anno prossimo, del protocollo elaborato dall’Izsler in qualità di Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale (CReNBA) per valutare lo stato di benessere del bestiame degli allevamenti montani di bovini da latte di piccole dimensioni e allevati alla posta fissa collocati nella Cheese Valley, territorio al centro delle Orobie bergamasche, valtellinesi e lecchesi. Il metodo elaborato dal CReNBA esprime una valutazione sulla base di una “check list” costituita da indicatori specifici i cui dati vengono inseriti nella piattaforma informatica “Classyfarm”, illustrata da Loris Alborali.

Per la vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Simona Tironi è "un modello che parte da Brescia e dalla Lombardia per essere seguito da altre Regioni, come spesso avviene in molti ambiti", mentre per l'assessore all’agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi il problema della resistenza "sarà prioritario per i prossimi dieci anni". (fonte)

Da sin. Simona Tironi, GIorgio Varisco, Mario Colombo, Marco Onofri e Fabio Rolfi