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NUOVO REGOLAMENTO ANIMALI

Milano, ripensamenti sulla museruola sempre obbligatoria

Milano, ripensamenti sulla museruola sempre obbligatoria
Dopo 14 anni la Giunta di Milano cambia il Regolamento sulla gestione degli animali. Proteste sulle "museruole obbligatorie sempre".

E' approdato al Consiglio comunale, il nuovo Regolamento Animali elaborato in agosto dalla Giunta di Milano. L'Assessore Roberta Guaineri, con delega alle Politiche per la tutela e difesa degli animali, ne sottolinea l'impronta educativa, ma anche le "norme vincolanti". Fra queste l’uso obbligatorio della museruola anche nelle aree cani per le razze ritenute più aggressive.

Partenza in salita- Il dibattito sul provvedimento è iniziato nella competente Commissione consiliare (Sport, Turismo e Qualità della Vita) presieduta dal Consigliere Carlo Monguzzi (PD). L’Assessora Guaineri ed i titolare dell’Ufficio del Garante degli Animali hanno illustrato la proposta. Alcuni Consiglieri e rappresentanti di Associazioni animaliste hanno avanzato diverse perplessità ed indotto il Presidente a convocare una seconda seduta per approfondire i temi risultati più controversi.

Coinvolti 30.000 proprietari-
Sull'obbligo di museruola, il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi (nella foto) parla di "lista di proscrizione nei confronti di alcune razze- ha dichiarato al CorSera, costrette a portare la museruola anche dentro le aree cani". Richiamando le pronunce dei TAR che hanno bocciato le liste di proscrizione per le razze canine, Comazzi dichiara che sarebbero "almeno 30 mila milanesi, proprietari delle razze comprese nell’elenco".

L'obbligo sarà rivisto -
Secondo quanto riporta il quotidiano milanese, il Regolamento è già in via di modifica. «L’uso obbligatorio della museruola nelle aree cani per alcune razze ritenute più aggressive è sbagliato perché il problema sono gli umani che non sanno gestire cani complessi- ha dichiarato Monguzzi al Corriere.  La norma è considerata cruciale per l'approvazione finale del provvedimento.

Elementi innovativi. A distanza di 14 anni, il Comune di Milano adegua le proprie regole all'intercorsa legislazione, ma introduce alcune innovazioni.  Fra le novità, è la stessa Giunta milanese ad evidenziare le seguenti: maggiore rigore nella detenzione e vendita di alcune specie animali selvatiche, a tutela dell’ambiente (specie invasive) e del loro benessere (specie che richiedono alta professionalità per la loro corretta gestione); gestione delle colonie feline (normate dalla Regione solo a livello generale); tutela dei siti di nidificazione dei rondoni; gestione dei crostacei vivi destinati all’alimentazione (per ora normati solo dalla Svizzera, con legge recentissima); allineamento con le linee guida della Commissione CITES ministeriale per circhi e spettacoli itineranti; attività di cessione e o affido di cani e gatti del parco-canile comunale al fine di facilitare la gestione della struttura e favorire l’adozione degli animali.

Altre modifiche- In discussione anche la questione che "nei circhi sono vietati solo alcune specie di animali mentre andrebbero bandite tutte, soprattutto i grandi felini perché è inaccettabile che qualcuno possa divertirsi su costrizioni e sofferenze di altri esseri viventi». «È grave — sottolinea ancora Comazzi — che il Comune intenda poi applicare una tariffa per il ricovero di cani o gatti di proprietari impossibilitati a continuare a prendersene cura. Spesso tra queste persone ci sono anziani o malati, che vivono il distacco dal proprio animale in maniera drammatica».

pdfLA_BOZZA_DEL_NUOVO_REGOLAMENTO.pdf1.52 MB

Animali a Milano: la normativa vigente