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ATTENTATO INCENDIARIO

Peste suina africana: eradicazione ad alta tensione

Peste suina africana: eradicazione ad alta tensione
Attentato incendiario a pochi giorni dal decreto attuativo del Piano straordinario di eradicazione.

Un'auto del servizio veterinario dell'Asl 1 è stata data alle fiamme, in pieno centro a Pattada (Sassari) la notte di Natale. Il grave gesto intimidatorio è stato compiuto in una zona centrale del paese e le fiamme hanno minacciato di propagarsi alle auto parcheggiate nelle vicinanze e anche ad alcune abitazioni.

Le ipotesi sono state subito messe in relazione alla campagna di eradicazione della peste suina africana. Il provvedimento (Decreto n. 69 del 18 dicembre 2012) riguarda gli anni 2012 e 2013 e dispone l'applicazione delle misure sanitarie destinate agli allevamenti suinicoli, nei confronti di tutti gli animali della specie suina, domestici e selvatici, e negli stabilimenti che producono carni suine e prodotti a base di carne suina.

Le misure sanitarie sono volte all'eradicazione della Peste Suina Africana dal territorio regionale, oltre che alla tutela sanitaria del patrimonio suinicolo regionale ed extra regionale e alla promozione del commercio delle carni suine e dei prodotti derivati con adeguate garanzie atte a scongiurare la diffusione del virus pestoso. «Si sta operando nell'interesse degli allevatori – hanno sottolineato dall'Asl –, la tempestività e l'efficacia degli interventi del Servizio veterinario hanno infatti consentito in pochi mesi l'estinzione di tutti i focolai di peste suina che erano stati evidenziati e la revoca di gran parte dei vincoli sanitari che interessavano oltre 1000 aziende suine. Un risultato ottenuto – hanno confermato Onnis e Sgarangella – con l'utilizzo di tutte le misure previste dal Piano straordinario di lotta al virus della peste suina africana predisposto dall'assessorato regionale alla Sanità in tutta la Sardegna».

Viene attivata l' Unità di Crisi Locale (UCL), istituita formalmente in ogni ASL, in occasione dell'insorgenza di ogni focolaio nel territorio di propria competenza. L'UCL cura l'esecuzione di tutte le incombenze previste dalla normativa nazionale e comunitaria secondo le linee guida specificate nel Manuale Operativo e nel Piano di Emergenza diffuso dal Centro Nazionale di referenza per le pesti suine. Il responsabile dell'U.C.L. e i referenti delle stesse a livello di distretto assicurano la disponibilità del kit previsto nel Piano di Emergenza per la Peste Suina Africana e del Manuale Operativo. I responsabili dei Servizi veterinari curano la distribuzione del materiale
informativo sul Piano di Emergenza ed il Manuale Operativo per le parti di loro competenza.

In caso di sospetto della presenza della Peste Suina Africana, il decreto dispone che gli allevatori ed i veterinari sono obbligati a segnalare immediatamente al Veterinario Ufficiale come sospetto di peste suina qualsiasi caso di morte, infertilita o aborto non chiaramente imputabili ad altre cause. Il decreto stabilisce anche i criteri per gli indennizzi agli allevatori in caso di abbattimento per focolai o per sieropositività. Gli indennizzi saranno corrisposti soltanto qualora l'allevamento infetto nei due anni precedenti abbia presentato determinati parametri produttivi e riproduttivi, stabiliti dal provvedimento.

Il consiglio comunale del 29 dicembre ha espresso la piena solidarietà al servizio veterinario dell'ASL n.1 di Sassari ed in particolare alla sede locale dello stesso e condanna fortemente il vile atto intimidatorio rivolto ai componenti del servizio veterinario. Viene condannata con fermezza ogni forma di prevaricazione nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni riaffermando la totale disponibilità, unità e coesione nel combattere ogni forma di violenza. Inoltre, il giorno prima, il Sindaco Deiosso ha incontrato i rappresentanti dell'ASL 1 di Sassari, Cesarino Onnis direttore sanitario, Franco Sgarangella, direttore dipartimento prevenzione. I veterinari tengono a sottolineare che il rigore degli interventi sanitari è attuato nell'esclusivo interesse degli allevatori locali.

Nei giorni precedenti l'attentato, il Servizio di sanità animale aveva predisposto l'abbattimento di tutti i maiali in otto allevamenti dove erano stati individuati numerosi capi sieropositivi. «Quest'azione condotta in così breve tempo grazie alla professionalità dei veterinari e alla collaborazione degli allevatori e dell'amministrazione comunale – hanno spiegato dall'Asl 1 – consentirà, già dai prossimi giorni, la revoca delle zone di vincolo sanitario e quindi la ripresa della commercializzazione dei suini, bloccata da marzo 2012.

Dopo l'attentato, il Sindaco Deiosso ha avuto colloqui con i Carabinieri della sede di Pattada, "i quali hanno confermato il pieno sostegno perché la legge e la legalità venga fatta rispettare, e con la dott. Stellino della questura di Sassari che sta seguendo con molta attenzione l'evolversi della situazione".