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LA LETTERA

Una tantum, il Viminale alle Casse: non superare la spesa

Una tantum, il Viminale alle Casse: non superare la spesa

La Direzione Ammortizzatori Sociali del Ministero del Lavoro ha raccomandato alle Casse di attenersi alla somma attribuita per l'una tantum da 200 euro e di monitorare le uscite.

L'indennità una tantum, parzialmente interrotta nei giorni scorsi, è ripresa, ma con l'avvertenza di non sforare il tetto assegnato a ciascun ente previdenziale. Le Casse dei professionisti hanno ricevuto una  comunicazione da parte della direttrice generale Agnese De Luca (Direzione ammortizzatori sociali del Ministero del Lavoro) che riporta ad ogni ente il plafond riservato per l'erogazione dei 200 euro.

La stessa comunicazione chiede anche di  monitorare in autonomia l'avanzamento della spesa e di erogare il bonus solo se c'è la copertura finanziaria. La nota precisa infatti che non potranno essere rendicontati al Ministero oneri finanziari che superano la somma attribuita a ciascun ente previdenziale. E per quanto riguarda l'indennità aggiuntiva di 150 euro, la quota parte spettante ad ogni ente " sarà comunicata non appena saranno disponibili i relativi dati finanziari".

Due giorni fa, l'accredito sui conti correnti di chi ha già inoltrato la domanda è stato improvvisamente sospeso a causa di una lettera inviata alle 17 casse di previdenza firmata dal Direttore della Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative Angelo Marano. Nella lettera si informavano le casse che il monitoraggio delle richieste di bonus -che avviene settimanalmente attraverso l'invio da parte delle casse delle domande pervenute e accolte -è passato alla competenza della direzione ammortizzatori sociali mentre fino ad ora i dati sono stati comunicati alla direzione politica e previdenziali.

Alla luce di questo cambio di direzione -scrive Marano- e nell'attesa di una comunicazione da parte della direzione ammortizzatori delle istruzioni e dei relativi budget la raccomandazione è di non procedere alla liquidazione delle indennità anche con riferimento all'indennità di cui all'articolo 20 del decreto 144/2022 peraltro non ancora convertito in legge.

Alcune Casse  hanno già accreditato i bonus e altre stanno per farlo. Anche se il Ministero del Lavoro fa sapere che si tratta di una sospensione temporanea e che il fondo stanziato per questi bonus è più che capiente: si è infatti lontani dall'avere esaurito le risorse dato che le domande arrivate sono intorno a 300.000. Se è vero che c'è tempo fino a novembre per inoltrare l'istanza, il Sole 24 Ore fa notare che in questi casi l'80% delle domande arriva nella prime settimane.

Per ora le Casse sanno per certo di dover inviare entro il 15 novembre i rendiconti alla Direzione Ammortizzatori e ogni Cassa dovrà allegare una scheda finanziaria che riepiloga i dati fisici e finanziari delle indennità di cui si chiede il rimborso, completi delle date di erogazione.

Una tantum, ripresa parziale dei pagamenti interrotti