• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31025
MINISTERO DEL LAVORO

Una tantum, ripresa parziale dei pagamenti interrotti

Una tantum, ripresa parziale dei pagamenti interrotti
Dopo uno stop temporaneo, le Casse possono far ripartire l'erogazione dell'indennità una tantum. Ma solo in parte. In corso il calcolo delle quote spettanti ad ognuna.


L'indennità una tantum riconosciuta agli iscritti agli Ordini e alle Casse professionali è stata solo temporanea sospesa. Lo fa sapere il Ministero del Lavoro, dopo l'allarme generato da una circolare agli enti previdenziali che, il 17 ottobre scorso, dava indicazione di interrompere i versamenti agli iscritti.  Formalmente, la causa dell'interruzione si lega al monitoraggio della spesa, necessario per sdoganare i versamenti che competono alla casse, in prima battuta, ma che è poi lo Stato a rifondere.

La sospensione è dovuta a un cambio di competenza degli uffici ministeriali preposti alla procedura di controllo.Passa infatti alla Direzione Generale Ammortizzatori Sociali, la competenza sul monitoraggio dell'una tantum (era della DG Politiche Previdenziali). Il passaggio richiederà un tempo tecnico che dovrebbe concludersi a breve. La schiarita riguarda anche i fondi a disposizione, che non sono a rischio di esaurimento, a fronte dei calcoli delle Casse sugli iscritti beneficiari dell'indennità che consta in 200 euro per i professionisti al disotto dei 35mila euro e in 350 euro per gli iscritti fino a 20 mila euro. Le soglie sono riferite ai redditi dichiarati per l'anno d'imposta 2021.

In realtà, secondo quanto riportato dal quotidiano economico Italia Oggi, le erogazioni ripartono dalla data odierna solo per il primo sussidio quello da 200 euro. Sul secondo bonus da 150 euro, il Ministero si è infatti riservato di fornire ulteriori indicazioni non appena saranno calcolate le quote spettanti a ciascuna Cassa.

Con il Decreto Aiuti e Aiuti bis sono stati messi in campo in totale 600 milioni di euro per garantire il bonus 200 euro a tutte le partite IVA. Agli enti di previdenza spetta una fetta di 95,6 milioni di euro che può coprire un totale di 478 mila professionisti. Stando alle stime contenute nella relazione tecnica di Via Veneto, le risorse dovrebbero bastare per tutti coloro che hanno i requisiti per presentare domanda entro la scadenza del 30 novembre 2022.

Con il DL Aiuti ter sono stati stanziati  altri 400 milioni di euro per erogare a chi ha un reddito inferiore a 20 mila euro un supplemento di bonus da 150 euro senza, però, prevedere una ripartizione tra i diversi enti professionali.


L'apertura delle piattaforme per tutte le casse era stata fissata al 26 settembre. La data ultima per presentare le domande dell'una tantum presso il proprio ente di previdenza, l'Enpav per quanto riguarda i Medici Veterinari, resta il  30 novembre 2022.