Equo compenso: a bilancio dello Stato 150mln dal 2022

Per garantire un equo compenso ai professionisti un emendamento in Commissione Giustizia stanzia un fondo annuale da 150 milioni di euro.


La proposta di legge sull'equo compenso riparte dalla Commissione Giustizia, dove Montecitorio l'aveva rinviata per i troppi nodi ancora da sciogliere. Uno dei più rilevanti riguardava il rispetto del principio da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Non ricorrere ai bandi al ribasso e garantire i compensi parametrati dai decreti ministeriali, la PA e i cosiddetti contraenti forti lamentavano di trovarsi di fronte ad una spesa. La Commissione Giustizia della Camera ha quindi approvato un emendamento che stanzia 150 milioni di euro all'anno per garantire l'equo compenso ai professionisti.

Il testo dell'emendamento- L'emendamento approvato aggiunge alla proposta di legge un articolo 12-bis. (Disposizioni finanziarie) che quantifica in 150milioni annui a decorrere dal 2022 la copertura degli oneri derivanti dall'equo compenso. Le risorse sono ricavate dalla orrispondente riduzione del Fondo per esigenze indifferibili. Al Ministro dell'Economia il compito di convalidare per decreto la misura. L'emendamento è stato proposto dai deputati Varchi, Turri e Cristina.