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INTERROGAZIONE

Vespa velutina, Manzato (Mipaaft): è competenza della Salute

Vespa velutina, Manzato (Mipaaft): è competenza della Salute
Un'emergenza sanitaria con ripercussioni ambientali ed economiche: i danni causati dalla Vespa velutina porteranno all'aumento delle importazioni da altri Paesi.

Lo sostiene l'On Lorenzo Viviani (Lega). Solo nel primo quadrimestre del 2018, l'Italia ha registrato una crescita dell'import del 32 per cento per un totale di oltre 9,4 milioni di chili di produzione apiaria. I paesi di provenienza sono Ungheria, Romania, Polonia e Cina.
Nella sua interrogazione parlamentare al Ministero delle Politiche Agricole, Viviani ha chiesto "iniziative per arginare il dilagare della vespa velutina", e "per sostenere gli apicoltori che devono affrontare emergenze sanitarie, cambiamenti climatici, predatori e parassiti, nonché la concorrenza dei Paesi esteri".
Viviani ha anche evidenziato il rischio che le importazioni da Paesi Terzi "rappresentino un veicolo per l'introduzione di specie aliene nel territorio nazionale".

Il 4 dicembre, il sottosegretario Franco Manzato ha risposto che "questa problematica rientra nella competenza del Ministero della Salute, al quale è necessario far riferimento per le strategie di contenimento dell'insetto predatore di api e di altri impollinatori". A tutela, degli oltre 50 mila apicoltori italiani(circa 1,4 milioni di alveari), Il Mipaaft "ha profuso ogni sforzo per sostenere il settore, che può far affidamento sul contributo della Politica Agricola Comune".

Ricordando le iniziative in campo per affrontare l'emergenza-Velutina, Manzato ha riferito che presso il Mipaaft è al lavoro il Tavolo apistico nazionale, "al quale sarà affidato il compito di definire la strategia di intervento da inserire nel nuovo Piano triennale da presentare a Bruxelles per il periodo 2019-2021 e mettere a punto le linee di intervento da inserire nel nuovo Piano strategico della PAC della fase post 2020".
La proposta di riforma della PAC post 2020 "dedica grande attenzione al settore dell'apicoltura- ha aggiunto-  i cui interventi dovranno essere inseriti nei Piani strategici, e a cui sono riservate maggiori risorse, che passano dai 36 milioni di euro all'anno dell'attuale periodo, ai 60 milioni di euro all'anno della fase 2021-2027".

I nuovi Piani - ha concluso il Sottosegretario- avranno la stessa durata del Piano Strategico, mentre gli obiettivi, gli interventi, come anche i beneficiari degli attuali piani apistici, restano di fatto immutati.