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LA RISPOSTA

Daino investito, Galletti: veterinari hanno posto fine a sofferenze

Daino investito, Galletti: veterinari hanno posto fine a sofferenze
Ci fu "omissione di soccorso" nei riguardi del daino che riparò nello spartitraffico e venne abbattuto? La risposta del Ministro dell'Ambiente.


Sul caso del daino abbattuto in seguito ad un investimento stradale nel 2016, il Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti ha trasmesso la sua risposta il 23 marzo scorso, nel primo giorno della nuova Legislatura. L'interrogazione era stata presentata dall'oggi ex deputato Paolo Bernini (M5S) non rieletto nella XVIII Legislatura.

Per il Ministro, quello esposto potrebbe essere di "uno dei molti casi in cui veterinari, per porre fine alle sofferenze degli animali feriti gravemente, procedono alla soppressione dei medesimi. Quando necessario- ha aggiunto Galletti-  tali operazioni vengono condotte in tutte le regioni secondo procedure codificate che tengono conto della normativa in materia di tutela degli animali".

L'incidente era avvenuto nel 2016 sulla superstrada Livorno-Pisa-Firenze; a seguito di una valutazione congiunta  tra regione, provincia, asl e « una veterinaria » della Lipu venne presa la decisione di procedere con l’abbattimento dell’animale,  per "ragioni di presunta  pericolosità dell’animale, "anziché di provvedere a soccorrerlo e curarlo come prevede la normativa vigente"- argomentava l'interrogante. Bernini, richiamati i doveri deontologici del Medico Veterinario, sugggeriva l'impiego di metodi di prevenzione, come "dispositivi ad ultrasuoni che fungono da dissuasori per la fauna selvatica, ma anche per cani e gatti in quanto segnalano agli animali l’arrivo dei veicoli".
Ma soprattutto, la richiesta era di "istituire un numero unico di riferimento per il soccorso agli animali facilitando così l’intervento, il consolidamento e l’implementazione dei servizi di pronto soccorso veterinario delle asl" oltra ad "una attenta ridefinizione e riorganizzazione dei centri di soccorso per gli animali selvatici".

Il Ministero dell’ambiente  ha richiesto maggiori dettagli alla regione Toscana, assicurando che "continuerà comunque a svolgere la propria attività di monitoraggio, mantenendo alto il livello di attenzione sul tema".