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ANIMALI E RELIGIONI

Macellazione rituale, respinta mozione sul divieto

Macellazione rituale, respinta mozione sul divieto
Il Sottosegretario Vito De Filippo ha respinto le mozioni che chiedevano di promuovere, durante il semestre europeo, il divieto di macellazione rituale.

Respinta in toto dal Governo e bocciata dall'Aula di Montecitorio la mozione Rondini che impegnava il Governo "ad adoperarsi durante la Presidenza del Consiglio dell'Unione europea affinché venga abrogato il comma 4, dell'articolo 4, Capo II, del Regolamento (CE) n. 1099/2009, anche alla luce delle perplessità che gli organismi comunitari hanno manifestato sulle inutili sofferenze che gli animali sono costretti a sopportare senza pregiudicare le libertà religiose".

Analogo respingimento per la mozione dell'On Gagnarli nella parte in cui chiedeva di "promuovere una disciplina comunitaria che introduca il divieto di macellazione rituale, affinchè la libertà religiosa dei singoli stati membri non entri in conflitto con la tutela degli animali in quanto esseri senzienti".

Sulla macellazione rituale si è recentemente pronunciata il Ministro Beatrice Lorenzin che, dopo l'incontro con la Comunità ebraica di Roma prima delle elezioni europee, ha assicurato il  mantenimento del diritto alla macellazione rituale. Sugli aspetti bioetici si è pronunciato anche il Comitato di Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri con un documento sui rapporti fra religione e benessere animale. A luglio, la Direzione Generale della Sanità Animale ha diffuso delle Linee guida per l'applicazione del Regolamento 1099/2009 in vigore dal 1 gennaio 2013. Si definiscono, fra gli altri, i compiti e le responsabilità delle figure professionali coinvolte e il percorso formativo per raggiungere le competenze e l'idoneità previste del Regolamento. Le macellazioni rituali hanno luogo esclusivamente all'interno di uno stabilimento di macellazione, previa istanza obbligatoria presso il servizio veterinario dell'azienda sanitaria territorialmente competente.

Rispondendo ad una interrogazione, il Commissario europeo alla Salute ha precisato che "l'articolo 13 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea prescrive che si tenga pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali nel contesto di certe politiche unionali, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale. Tale disposizione si applica all'UE e agli Stati membri, ma di per sé non conferisce diritti specifici agli animali".

Il progetto europeo DialRel