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CARCASSE

Le nutrie come i ratti: auspicabili norme di polizia veterinaria

Le nutrie come i ratti: auspicabili norme di polizia veterinaria
Alla luce della modifica normativa, è "necessario affrontare le varie problematiche relative, tra l'altro, allo smaltimento delle carcasse".
Rispondendo all'interrogazione dell'On Caon, sull'indennizzo degli agricoltori danneggiati dalle nutrie, il Sottosegretario Giuseppe Castiglione ha dichiarato di ritenere "auspicabile l'emanazione di norme in materia di polizia veterinaria", anche alla luce delle Linee guida per la gestione delle nutrie emanate dall'istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (ISPRA)".

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con le altre amministrazioni interessate, "non esclude la possibilità di attivare, fin da ora, una fase di monitoraggio e approfondimento".
La finalità è di "promuovere l'adozione, nell'ambito di una produttiva dialettica parlamentare, di atti normativi, anche di carattere secondario, che si dovessero rendere necessari, al fine di affrontare le problematiche emerse a livello territoriale e dal confronto con gli enti locali preposti, tra cui il ristoro dei danni subiti, il ricordato smaltimento delle carcasse e la prevenzione di possibili rischi igienico sanitari per l'uomo".

Per il controllo delle nutrie, la recente modifica normativa (decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116) della legge 11 febbraio 1992, n. 157 prevede l'equiparazione della specie ai ratti, ai topi propriamente detti ed alle arvicole, ai quali non viene accordata alcuna forma di tutela. "Tale innovazione - ha aggiuntoCastiglione- comporta la mancata applicazione delle sanzioni amministrative o penali di cui agli articoli 30 e 31 della citata legge n. 157 del 1992, nei casi di abbattimento della specie da parte di cacciatori o di proprietari di fondi agricoli. Da ciò deriva la possibilità di attuare piani di controllo anche finalizzati all'eradicazione della specie".

In replica, l'interrogante ha chiesto al Governo "di intervenire nel più breve tempo possibile per adottare le misure per far fronte ai danni subiti dagli agricoltori, per lo smaltimento delle carcasse, per la prevenzione di possibili rischi igienico-sanitari per le persone e per la prevenzione dei fenomeni di erosione degli argini golenali e rivieraschi".

Eradicazione della nutria, specie invasiva non più protetta