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IL TESTO DELL'ORDINANZA DEL TAR

TAR: captivazione legittima, benessere animale è "recessivo"

TAR: captivazione legittima, benessere animale è "recessivo"
Il Tribunale amministrativo di Trento ha respinto l'istanza del Ministero dell'Ambiente e delle associazioni protezioiste. Legittima l'ordinanza di Fugatti.


E’ legittima l’ordinanza di cattura e captivazione permanente dell’orsa JJ4 firmata dal Presidente di Trento Maurizio Fugatti. Per il Tribunale Amministrativo di Trento, la domanda di sospensione presentata dal Ministero dell’Ambiente e dalle associazioni protezioniste “non appare sostenuta dal necessario requisito del fumus boni iuris”. Di nessun conto la documentazione supplementare del Ministero dell’Ambiente, che per il Giudice trentino è “tardiva e in ogni caso ininfluente”.

Ieri il TAR di Trento non ha sospeso l’ordinanza 11 agosto 2020, emanata dal Presidente Fugatti per la captivazione permanente nel recinto di Casteler dell’orsa JJ4, l'esemplare che- a giugno - aveva “attaccato con contatto fisico due persone incontrate su un sentiero abitualmente utilizzato dai frequentatori della montagna”. Subito dopo l’episodio, Fugatti aveva ordinato l'abbattimento, una decisione revocata dopo la cattura dell’animale nel mese di luglio.

Il contendere si è dunque spostato sull’adeguatezza del Casteler ad ospitare orsi bruni senza compromissione del loro benessere, alla luce della relazione (sfavorevole per la struttura) presentata il 21 settembre dal Raggruppamento Carabinieri della Cites dopo un sopralluogo disposto dal Ministro Sergio Costa. La questione della captivazione permanente degli esemplari pericolosi si è ulteriormente stemperata il 5 ottobre scorso, quando Fugatti ha revocato l’ordine di cattura generalizzato, valevole per tutti gli orsi “ripetutamente segnalati nei centri abitati”: per il Presidente della Provincia, infatti, un “accentuato presidio del territorio” ha fatto rientrare le condizioni di “rischio grave ed immediato per la pubblica sicurezza”.

I cuccioli- Per il Ministero e le associazioni protezioniste – che hanno già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato- la cattura con captivazione di JJ4 è una decisione “grave” perché “interessa un esemplare che si occupa tuttora dei propri cuccioli, non ancora completamente in grado di sopravvivere da soli ove venissero privati della madre”.
Un punto sul quale il TAR ha risposto picche: “non va sottaciuto – scrive il Giudice- che secondo le evidenze scientifiche le possibilità di sopravvivenza dei cuccioli privati della madre “JJ4” non si discostano significativamente da quelle dei cuccioli accompagnati della medesima età”.

La questione di legittimità- L’ordinanza dell’11 agosto 2020 “non viola la disciplina comunitaria, nazionale e provinciale sulla protezione e gestione della fauna selvatica né il PACOBACE”, che consentono deroghe ai divieti di abbattimento e di cattura in presenza di motivi attinenti alla sicurezza pubblica. Nel caso specifico di JJ4 – “dato l’atteggiamento non schivo, bensì confidente, di assuefazione all’uomo ed aggressivo, già manifestato dall’animale” - per il TAR di Trento sussistono i presupposti di pericolo “attuale e concreto per la sicurezza e l’incolumità pubblica, non altrimenti fronteggiabile”. Sussiste la necessità di provvedere con sollecitudine “secondo il principio della prevenzione immediata” previsto dallo Statuto della Provincia Autonoma di Trento.

Il benessere animale è “recessivo” - Questo aspetto “esula dal giudizio” del Tribunale, che si attiene solo alla legittimità delle misure provinciali. Il Giudice trentino non si pronuncia quindi sul pregiudizio “che eventualmente potrebbe subire il benessere dell’animale nell’ipotesi di inadeguatezza del centro faunistico del Casteler”. Ma per il Tribunale il benessere animale è “in ogni caso recessivo rispetto alla tutela della sicurezza ed incolumità pubblica”.

In conclusione la richiesta di sospensiva "non è meritevole di accoglimento".

Il commento - "Auspichiamo che - dato che siamo alla vigilia della stagione del letargo e che JJ4 è una mamma di tre cuccioli ancora dipendenti, considerando inoltre, come da report dei Carabinieri Forestali e Ispra inviati dal Ministero dell’Ambiente, l’inidoneità del Casteller a ospitare i plantigradi - il presidente Fugatti voglia comunque manifestare clemenza nei confronti dell’orsa e dei piccoli», commentano le ricorrenti OIPA e ENPA, che concludono: "Proseguiremo nelle nostre azioni a tutela dei plantigradi oggetto di ordinanze e di catture già eseguite".


Il testo dell'ordinanza del TAR di Trento