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ACCUSA NON PROVATA

I bovini non erano dopati, assolto allevatore ferrarese

I bovini non erano dopati, assolto allevatore ferrarese
Si è concluso con due assoluzioni lo stralcio ferrarese del processo sui ‘bovini dopati’, partito da un’inchiesta nata nel 2005 in provincia di Rovigo e Padova.


I Nas dei carabinieri scoprirono che in alcuni allevamenti veneti circolavano sostanze proibite, anche con la complicità di alcuni veterinari dell'azienda sanitaria locali. Una coda dell'inchiesta arrivò nel ferrarese dove venne trovato positivo a desometazone e clenbuterolo un bovino sui 17 presenti in allevamento. Le stesse sostanze erano già state riscontrate tra i capi di bestiame in Veneto.

L'ipotesi di accusa a carico dell'allevatore ferrarese non è stata provata in giudizio, anche visti i bassi livelli delle sostanze riscontrate nel corpo dell’animale e nelle urine, che non possono però essere in relazione diretta con i valori del sangue, dei muscoli e degli organi interni. “Si tratta di farmaci ammessi – afferma l’avvocato dell'allevatore, ma che vanno tenuti sotto determinati valori, ed è ciò che si è verificato nel caso del mio cliente".

Negli anni,la vicenda ha visto anche alcune condanne a vario titolo, per falso ideologico, a carico di tre veterinari del Veneto, una assoluzione per intervenuta prescrizione, una condanna per adulterazione di sostanze alimentari a carico di un allevatore e una assoluzione per un mediatore di bovini (fonte: estense.it)