Accusata di maltrattamento di animale aggravato dalla morte, si è opposta al decreto di condanna per affrontare il dibattimento.
La professionista - a processo per la morte di un meticcio che aveva curato nel 2013- era stata la seconda Veterinaria a cui la proprietaria si era rivolta.
Il cane era stato curato in una clinica veterinaria modenese poi la proprietaria si era rivolta a quella specializzata dell'imputata, dove l’animale era stato operato per due volte e dove erano state interrotte a quanto pare le terapie precedenti.
La proprietaria aveva presentato denuncia contro ignoti e ora è parte civile nel processo. Individuata come presunta responsabile dalla Procura, la Veterinaria si è già opposta al decreto di condanna e ha preferito affrontare il dibattimento per chiarire quanto accaduto.Le viene contestato il reato di maltrattamento di animale aggravato dalla morte dell'animale. Per l’imputata infatti la morte non era dipesa dai due interventi e il trattamento era adeguato alle patologie riscontrate.
(fonte Corriere del Veneto)
DECESSO DI UN CANE IN CURA
Veterinaria si oppone a condanna e affronta il dibattimento
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