E-fattura anche per partite Iva in regime forfettario

Bruxelles autorizza l'Italia ad estendere la fatturazione elettronica ai contribuenti in regime forfettario. Obiettivo: contrastare l'evasione fiscale
Il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati Membri (Coreper II) ha autorizzato l'Italia ad estendere la fatturazione elettronica anche alle partite IVA in regime forfettario.  
Ora si attendono i passaggi formali: entro il 13 dicembre 2021 il Consiglio Europeo dovrà esprimere il suo voto definitivo e con il via libera sulla Gazzetta Ufficiale Europea, la decisione sarà  applicabile in Italia e potrebbe entrare già nella delega fiscale, attualmente all'esame della Commissione Finanze della Camera dei deputati, oppure in un decreto attuativo ad hoc.

L’importanza della fatturazione elettronica in chiave antievasione era stata evidenziata dall’Italia nella richiesta presentata a Bruxelles nel marzo scorso.La e-fattura ha potenziato le capacità dell’amministrazione fiscale, contribuendo a ridurre i tempi necessari per individuare fenomeni di frode ed evasione in materia di IVA, ed ha anche ad effetto deterrente, e con efficacia preventiva sull’adozione di comportamenti fraudolenti.

In linea con quanto promesso a Bruxelles con il Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza), l’Italia è pronta a chiudere un report mirato sull’omessa fatturazione e sulle misure da introdurre per combattere il fenomeno di chi non fattura - sia essa in forma cartacea o digitale - le cessioni di beni e servizi. Un report che focalizzerà l’attenzione anche sui possibili incentivi mirati per i consumatori finali, nell’ottica di potenziare gli strumenti di contrasto di interessi che rendono conveniente chiedere la fattura, la ricevuta o lo scontrino.

Dopo il report, infatti, l’immediato passaggio successivo sarà la messa a terra delle misure che, secondo la cronologia degli impegni concordati con la Commissione Ue, dovrebbe vedere la luce entro la prima metà del 2022. (fonte)