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CREDITO D'IMPOSTA

Bonus pubblicità, in elenco anche strutture veterinarie

Bonus pubblicità, in elenco anche strutture veterinarie
Pubblicato l'elenco dei candidati al bonus pubblicità: la pratica va perfezionata entro il 31 gennaio. Bonus esteso al biennio 2021-2022.


Nell'elenco, accanto al nominativo dei soggetti che hanno fatto domanda per il credito di imposta  2020, viene indicato l'importo teorico del beneficio fiscale e l’indicazione della percentuale provvisoria di riparto. L'elenco rappresenta infatti una sorta di "prenotazione". Il Dipartimento per l'informazione e l'editoria ricorda infatti che la prenotazione va confermata, inviando dal 1 al 31 gennaio 2021, la “dichiarazione sostitutiva” relativa agli investimenti effettuati.  Per farlo valgono le stesse modalità e lo stesso modello utilizzati per la “comunicazione per l’accesso”.
Solo a seguito della presentazione delle “dichiarazioni sostitutive” sarà formato l’elenco dei soggetti ammessi al riparto: in tutto sono stati stanziati 60 milioni di spesa.

Cos'è il bonus pubblicità e come è cambiato-- Dal 2018 anche i lavoratori autonomi possono ottenere un credito d'imposta sui loro investimenti pubblicitari. Gli incentivi vanno a sostegno degli investimenti pubblicitari su quotidiani, periodici ed emittenti televisive e radiofoniche locali che siano a tutti gli effetti testate giornalistiche registrate al Tribunale.
Le domande per partecipare al riparto del credito d'imposta vanno presentate a settembre di ogni anno per concorrere al riparto dell'agevolazione.

Dal 2020 - Con il Decreto Rilancio il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari è stato portato al 50%, con un aumento rispetto al 30% iniziale. Inoltre, il credito viene calcolato sull’imponibile dell’intero investimento 2020 (e non più solo sulla quota di incremento di investimento pubblicitario rispetto all'anno precedente). 
Si usufrisce del bonus sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione sul Modello F24.

Prorogato per il 2021-2022 - Il Governo ha prorogato per il prossimo biennio il bonus pubblicità nella “versione 2020”: anche nel 2021 e nel 2022 chi investe in pubblicità avrà dunque accesso a un credito di imposta calcolato sul 50% della spesa complessiva, anziché sul 75% di quella “incrementale” come avveniva in precedenza.

La proroga viene introdotta dalla Manovra 2021 per fronteggiare il calo degli investimenti pubblicitari a seguito dell’emergenza Covid-19.