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COLISTINA E TIGEGLICINA

Antibiotici per gli animali, prima risposta dell'EMA alla UE

Antibiotici per gli animali, prima risposta dell'EMA alla UE
E' pubblicata la prima risposta dell'EMA ad una serie di quesiti sollevati dalla Commissione sull'impiego di antibiotici negli animali.
La Commissione Europea ha elaborato una serie di quattro domande sul potenziale impatto che l'utilizzo di antimicrobici ha sulla salute umana e animale.
Nel suo primo parere, l'EMA (European Medicines Agency) dà indicazioni sull'impatto di colistina e tigeciclina negli animali, antibiotici considerati trattamenti salvavita per pazienti affetti da diversi tipi di infezioni causati da batteri resistenti a molti farmaci.

Continuare l'uso responsabile di colistina per il trattamento di malattie degli animali - La colistina è impiegata nella medicina veterinaria da oltre 50 anni. Non vi è evidenza disponibile sul trasferimento di resistenze alla colistina dagli animali all'uomo; tuttavia, l' Agenzia, nella sua consulenza, riconosce che ci sono poche informazioni sull'argomento e si deve sviluppare una ricerca e una sorveglianza più approfondita.
La consulenza raccomanda il mantenimento dell'uso della colistina nella medicina veterinaria ma limitandone l'uso al trattamento degli animali infetti e di quelli in contatto con loro, e di eliminare tutte le indicazioni all'uso preventivo o profilattico. La Commissione Europea deve indicare la via migliore per modificare le informazioni dei medicinali veterinari a base di colistina per riflettere questo modello di utilizzo più ristretto in linea con i principi di un impiego responsabile.
La consulenza inoltre raccomanda di rinforzare il sistema di sorveglianza delle resistenze alla colistina per aumentare la probabilità di una precoce individuazione di ogni aumento delle resistenze.

Nessuna necessità riconosciuta per autorizzare l'uso della tigeciclina negli animali- La tigeciclina, un antibiotico appartenente alla classe delle glicilglicine, non è attualmente approvato per l'utilizzo negli animali. Al momento non è possibile quantificare il grado di utilizzo fuori indicazione negli animali, tuttavia c'è qualche evidenza aneddotica di utilizzo nei cani e nei gatti di prodotti a base di tigeciclina autorizzati per l'uso negli uomini. L'Agenzia ritiene che attualmente non vi è alcuna necessità di autorizzare l'uso della tigeciclina negli animali. Se nel futuro si dovesse verificare la necessità di autorizzare medicinali a base di tigeciclina in campo veterinario, le autorizzazioni dovranno essere considerate solo sulla base di una valutazione positiva del rapporto beneficio-rischio che tenga in considerazione il rischio di trasferimento di resistenza nell'uomo.
Tuttavia, sulla base della situazione attuale, è improbabile che possa essere rilasciata una autorizzazione al commercio alla luce della necessità di questo antibiotico nell'uomo.

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