A Reggio Emilia, le istituzioni riconoscono le tradizioni culturali e religiose delle etnie presenti nel territorio ed operano al fine di facilitare la mediazione tra le diverse concezioni esistenti, nel rispetto delle sensibilità di tutti i cittadini. Qui- dove la popolazione straniera, di nazionalità marocchina, albanese, indiana, cinese, pakistana, russa ed altre meno rappresentate, si attesta intorno al 13% della popolazione- la ASL locale ha deciso di organizzare un convegno: Aspetti socio-sanitari e culturali in una società multietnica: dall'approccio ai servizi sanitari e di prevenzione all'etica della macellazione (Reggio Emilia, 9 ottobre)
Dal 2004, l'Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia, il Dipartimento di Sanità Pubblica lavora per assistere fasce della popolazione che possono essere esposte ad importanti fattori di rischio per la salute. "Diverse sono le motivazioni che stanno alla base dello spostamento dei popoli- si legge nella presentazione del convegno- alcuni sono costretti a immigrare in cerca di una vita migliore, altri si spostano per motivi di studio, ma tutti con la necessità di integrarsi in una nuova società diversa da quella di provenienza".
La convivenza tra etnie pone problemi non sempre facilmente o immediatamente risolvibili. Ecco quindi che "la cura delle persone e gli aspetti igienico-sanitari, il lavoro, la commercializzazione degli alimenti, il trattamento degli animali, le modalità di macellazione rituale devono trovare un punto di incontro nel rispetto delle tradizioni e nelle norme in vigore nel nostro Paese".
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