• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31054
STRATEGIA 2023-2027

PAC, il Consiglio UE valuta le performance nazionali

PAC, il Consiglio UE valuta le performance nazionali
I Ministri dell'Agricoltura degli Stati Membri si confrontano sulle performance del primo anno della PAC 2023-2027. Effetti "non ancora pienamente sviluppati".

Il Consiglio Agrifish si riunisce oggi per il primo confronto sui rispettivi piani strategici della Politica Agricola Comune, dopo un anno di attuazione. I Ministri dell'Agricoltura riferiranno se l'attuale strategia europea stia rispondendo alle aspettative, alla luce di un programma quinquennale, che - osserva la Presidenza - non ha ancora dispiegato tutti i suoi effetti.
I Ministri riferiranno al Consiglio le esperienze nazionali degli Stati Membri, anche per suggerire possibili modelli da condividere. L'analisi proposta dalla Presidenza si basa su un set di indicatori  attinti dallo schema di valutazione denominato Performance Monitoring and Evaluation Framework (PMEF). 

Raffronto tra PSP- Rispetto al passato il conseguimento degli obiettivi ambientali e climatici attraverso la PAC ha richiesto un contributo complessivo maggiore, in virtù della maggiore ambizione ambientale che rappresenta uno dei capisaldi della riforma. "Gli Stati membri hanno sviluppato la propria strategia sulla base di una solida logica di intervento- scrive il Cpao Dipartimento per lo Sviluppo Rurale del Masaf, Giuseppe Blasi, nel documento "Monitoraggio strategico dello sviluppo rurale". La flessibilità- prosegue-  è stata ulteriormente rafforzata e affiancata da una maggiore sussidiarietà, attraverso la quale si è proceduto ad un riequilibrio delle responsabilità tra UE e Stati membri per consentire a questi ultimi di porre maggiore attenzione alle specificità locali, sulla base di una puntuale analisi dei fabbisogni. Questo approccio ha determinato un quadro di implementazione della PAC molto eterogeneo tra Stati membri, ancor più differenziato rispetto alla precedente programmazione, tenendo conto che anche nel primo pilastro la maggiore ambizione ambientale ha comportato il passaggio dal greening, adottato in tutta UE, agli Eco- schemi, programmati dagli Stati membri sulla base delle proprie esigenze".

Indicatori di risultato per l'Italia- Limitare l'uso di antimicrobici (R43) e  Migliorare il benessere degli animali (R44) sono fra gli indicatori prescelti dalla DgAgri dell'Unione Europea per l'analisi di risultato. Entrambi con un target di risultato pari al 68,8% contro il 20,4% di media UE per gli antimicrobici e il 23,41% per il benessere animale. Il targe per la riduzione degli antimicrobici, fra i più ambiziosi rispetto ad altri PSP, è confortato da un indicatore di riduzione delle vendite fra i più virtuosi nella UE: nel periodo 2016-2021, le vendite sono scese del 10,8 %, una percentuale a doppia cifra, seconda solo alla Lituania (12,7%). Nello stesso periodo, il calo medio delle vendite di tutta la UE a 27 Stati è stato del 5%.

PSP - Piani Strategici PAC- La strategia della PAC 2023-2024 prevede l'adozione di piani strategici nazionali, in base ai quali declinare impegni coerenti con il Green Deal europeo, la Farm to Fork Strategy ("Dal produttore al consumatore")  e la strategia sulla biodiversità. In Italia, il Piano Strategico Nazionale è stato adottato a dicembre del 2022, da allora è stato modificato una volta con il placet della Commissione Europea. L'Italia - con 1 milione e 130 mila aziende agricole- ha assunto impegni negli ecoschemi valevoli 4,4 milioni di euro, pari al 25% dei pagamenti diretti (primo pilastro PAC), per una consistenza di bestiame (livestock) pari a 9,4 milioni di unità.

Revisione della PAC- La possibilità di modificare i Piani Pac nazionali è una delle variazioni in corso di adozione da parte dell'Esecutivo di Bruxelles, per consentire agli Stati Membri di adeguare i loro interventi ai mutamenti di scenario, con maggiore flessibilità. La Commissione ha elaborato una proposta legislativa a marzo, in risposta alle richieste avanzate dalle organizzazioni degli agricoltori, soprattutto volta a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori. Il 26 marzo scorso, il Consiglio europeo ha approvato le linee generali della proposta, con l'obiettivo di semplificare la PAC e di rafforzare la posizione degli agricolti nella catena produttiva alimentare. Il 24 aprile anche il Parlamento europeo ha dato il via libera alla semplificazione e alla flessibilità dei piani nazionali (qui il testo della risoluzione approvata). Tra le semplificazioni, viene eliminato l'obbligo di destinare una percentuale dei seminativi a superfici ed elementi non produttivi.

PSP_PAC_ITALIA_NEL_MONITORAGGIO_PSR_HUB.pdf3 MB