Confprofessioni ha partecipato quest'oggi al Tavolo del Governo sulla sicurezza sul lavoro. Chieste semplificazioni per gli studi professionali e propozionalità per quelli a basso rischio Dalll'odierno incontro tra il Governo e le Parti Sociali, la Confederazione dei liberi professionisti esce con una proposta di revisione del Testo Unico. Semplificazione normativa, valorizzazione del ruolo delle parti sociali, investimenti su formazione e prevenzione.
Rappresentata dal Segretario Luigi Carunchio (foto), Confprofessioni - parte datoriale - ha chiesto una revisione dell'impianto normativo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. • eliminare adempimenti burocratici superflui; • introdurre regole chiare e uniformi per gli organi di vigilanza; • reintrodurre la norma di delega prevista dalla legge n. 81/2017, per adattare la disciplina agli studi professionali e agli uffici a basso rischio e con pochi dipendenti.
«I liberi professionisti rappresentano una risorsa strategica per affrontare con competenza e concretezza il tema della sicurezza sul lavoro. Siamo pronti a offrire il nostro contributo nei tavoli tecnici che il Ministro del Lavoro vorrà attivare, offrendo un contributo concreto e competente, frutto dell’esperienza maturata sul campo». dichiara Carunchio. «La coerenza e la concretezza delle misure proposte riflettono l’impostazione tecnica del Ministero, ben allineata con le esigenze reali delle professioni e con le nostre proposte su semplificazione e formazione».
Sulla formazione, Confprofessioni ha proposto di valorizzare i fondi interprofessionali nella formazione sulla sicurezza, chiedendo di escluderli dalla disciplina sugli Aiuti di Stato, dal momento che i reali beneficiari sono i lavoratori, non le imprese. È fondamentale sostenere la bilateralità senza oneri aggiuntivi per aziende e associazioni e garantire una maggiore partecipazione delle strutture più piccole ai percorsi di aggiornamento finanziati.
Un’ulteriore proposta ha riguardato il tema della “cultura della sicurezza”, la Confederazione ritiene importante garantire una formazione efficacie sin dalle scuole. Confprofessioni ha infine sottolineato l’importanza di investire nella prevenzione e nell’innovazione, anche attraverso il PNRR, incentivando l’adozione di modelli avanzati, inclusi strumenti basati sull’intelligenza artificiale, in linea con l’Accordo Stato-Regioni in materia di formazione.