Chiesta alla UE una fornitura di vaccini per l'intero patrimonio bovino della Regione Valle d'Aosta. Il Ministero della Salute valuta di includere i capi dal Piemonte per l'alpeggio. Il 22 luglio scorso, si è riunita ’Unità Centrale di Crisi, con la partecipazione delle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, e del Coordinamento Interregionale. Nel corso della riunione sono state discusse le azioni da mettere in atto a seguito dei recenti focolai di LSD notificati in Francia, in conseguenza dei quali una porzione di territorio della Regione Valle d’Aosta ricade nella zona di sorveglianza. Attualmente sono interessati i comuni di Courmayeur, La Thuile e Pré-Saint-Didier, in cui sono presenti diverse aree di pascolo. Ai sensi della normativa vigente, la Regione istituirà una zona di sorveglianza e verrà avviato un programma di sorveglianza.
"In considerazione del rapido avanzamento del fronte della malattia dalla Francia e dell’elevato valore genetico del patrimonio zootecnico della Regione, costituito esclusivamente da razze autoctone, di cui una a rischio di estinzione, è stato stabilito di chiedere alla Commissione Europea la fornitura dalla Banca Vaccini Europea delle dosi necessarie per vaccinare l’intero patrimonio bovino della Regione Valle d’Aosta. Nella stima dei vaccini saranno con ogni probabilità inclusi anche i capi provenienti dalla Regione Piemonte per l’alpeggio"- scrive il Direttore Generale della Sanità Animale Giovanni Filippini.
Sono stati inoltre intensificati i contatti con le autorità sanitarie francesi per ricevere costanti aggiornamenti sulla situazione epidemiologica e sullo stato di avanzamento della campagna vaccinale, avviata il 19 luglio scorso.
Aggiornamenti sul territorio nazionale- In Italia continentale, la situazione mi mantiene stazionaria con l’unico focolaio confermato in provincia di Mantova, estinto in data 28 giugno u.s. Sulla base della sorveglianza effettuata nelle zone in restrizione e dei rintracci, non emergono al momento elementi indicativi di una circolazione attiva del virus. In Sardegna sono 36 i focolai ad oggi confermati, in provincia di Nuoro e Sassari. Le dosi vaccinali fornite dalla Banca Vaccini Europea sono arrivate in Regione il 21 luglio u.s. e saranno distribuite in tutto il territorio al fine di dare avvio senza ulteriori indugi alla campagna vaccinale.