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VIA LIBERA DELLA CAMERA

Carni coltivate, ddl alla prova del Colle e della UE

Carni coltivate, ddl alla prova del Colle e della UE
La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge che vieta gli alimenti prodotti da colture cellulari o da tessuti di animali vertebrati.

Il Parlamento italiano ha detto sì al disegno di legge proposto dal Governo per vietare le "carni sintetiche" e l'uso della denominazione "carne" per alimenti vegetali. Il disegno di legge, fortemente voluto dal Ministero delle Politiche Agricole, si ispira al principio di precauzione previsto dal regolamento 178/2002 sulla sicurezza alimentare e si propone di tutelare il patrimonio zootecnico e il consumatore da etichetatture ingannevoli che presentino o descrivano l'alimento con riferimenti ad animali o al termine "carne".
I divieti trovano applicazione sia nel settore dell'alimentazione umana sia nel settore dei mangimi.

Sul disegno di legge pendono due incognite: la promulgazione da parte della Presidenza della Repubblica e il giudizio della Commissione Europea alla quale verrà presentato un testo approvato dal Parlamento italiano. Il timore è di una procedura di infrazione sull'Italia per violazione dei trattati che regolano il mercato comunitario.
Quanto ai presunti profili di anticostituzionalità, invocati dalle opposizioni per violazione delle libertà di ricerca scientifica, il Parlamento li ha respinti.

Il Ministro Francesco Lollobrigida, durante un recente question time sul ddl, ha riferito di puntare sul principio di precauzione, a tutela di un bene egualmente tutelato dalla Costituzione come la salute. Quanto alla procedura di infrazione europea, il Governo suggerirà alla Commissione di seguire il "modello ogm": consentire agli Stati Membri di poter applicare un divieto nazionale. Per le ricerche scientifiche sulle carni coltivate, il Ministro aveva aggiunto di affidare un incarico al Crea, il Centro per le ricerche in agricoltura del Masaf.

Il disegno di legge prevede una disciplina sanzionatoria. Gli operatori del settore alimentare e gli operatori del settore dei mangimi sono soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 10mila a un massimo di 60mila euro oppure del 10 per cento del fatturato totale annuo. Le autorità competenti per i diversi profili sanitari e commerciali sono il Ministero della Salute e il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare.

DDL Carni coltivate, Lollobrigida: da UE nessun parere
Lollobrigida incarica il Crea: divieto come per gli ogm

DDL CARNI SINTETICHE
Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti
derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali