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TRENTINO

Orso pericoloso, cosa prevede l'Ordinanza Fugatti

Orso pericoloso, cosa prevede l'Ordinanza Fugatti
Il comportamento dell'animale che ha ucciso un ragazzo nei boschi di Caldes si colloca "al massimo grado della scala di pericolosità". Anche l'ISPRA concorda con l'abbattimento.

L’uccisione da parte di un orso del giovane rivenuto morto nei boschi di Caldes è un fatto di “gravità oggettiva” e di “altissimo livello di allarme sociale”. Su queste basi, il Presidente della Provincia Autonoma Maurizio Fugatti ha ordinato tre misure contingibili e urgenti con l'Ordinanza 1/2023:

- proseguire il monitoraggio intensivo dell'area dove si è verificato l'incidente per assicurare la massima tutela dell'incolumità e della sicurezza pubblica;
- procedere nel più breve tempo possibile all'identificazione genetica dell'esemplare e procedere al suo abbattimento;
-detenere temporaneamente in cattività tutti gli esemplari indiziati di essere quello ricercato in attesa della conferma genetica della loro identità;

Il parere dell'Ispra e il Pacobace- L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha condiviso la valutazione della gravità del fatto delle autorità trentine. Trattandosi di poteri contingibili ed urgenti non è necessaria l'acquisizione di un parere dell'Ispra che deve essere acquisito soltanto quando si procede in deroga alla Direttiva Habitat. Ma in questo caso, l'Istituto si è comunque espresso "per le vie brevi, nel corso della riunione del Comitato provinciale del 7 Aprile presso il Commissariato del Governo". L'Istituto- riporta l'Ordinanza- ha evidenziato che alla luce delle informazioni fornite dalle amministrazioni trentine le misure adottate "sono in linea con il Pacobace "e quindi tecnicamente accettabili".
Il Pacobace (Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali) è il documento tecnico di riferimento per l'esercizio dei poteri contingibili ed urgenti. Anche alla luce di questo documento, il comportamento dell'animale integra il livello massimo della scala di pericolosità e giustifica l'adozione dell'abbattimento, è scritto nell'Ordinanza trentina.

Monitoraggio intensivo - Nel frattempo il Corpo forestale Trentino prosegue il monitoraggio intensivo dell'area in cui si è verificato l'incidente mortale e qualora vi fosse pericolo per l'incolumità degli operatori è autorizzato l'abbattimento della fauna selvatica che l'abbia eventualmente causato. Al momento la zona dove e' avvenuta l'aggressione non e' interdetta, ma probabilmente lo diventera' una volta ci sarà l'identificazione genetica dell'esemplare.
L'individuazione dell'orso aggressore arriverà dai laboratori di analisi della 'Fondazione Mach' di San Michele all'Adige. In Trentino vivono tra i 100 e i 110 orsi e circa l'85% di essi ha un proprio codice.

Il precedente- Domenica 5 marzo un 39enne che si trovava a passeggiare a circa 2.000 metri con il suo cane, era stato aggredito dall'orso. Il Presidente Fugatti si era rivolto all'Ispra, ma poi "procederemo comunque" aveva dichiarato.


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