PA, è legge il divieto di gratuità per i professionisti

Il Senato ha definitivamente approvato la delega al Governo in materia di contratti pubblici: sarà vietato richiedere la prestazione gratuita delle attività professionali. 
L'Assemblea del Senato ha approvato il disegno di legge "Delega al Governo in materia di contratti pubblici". Entro sei mesi il Governo dovrà adottare uno o più decreti relativi alla disciplina dei contratti pubblici, facendo proprio il principio contenuto nell'articolo 1 lettera l) della Delega: il  divieto di prestazione gratuita delle attività professionali. Gli enti pubblici potranno avvalersi di prestazioni gratuite solo in "casi eccezionali" sostenuti da una "adeguata motivazione. Il principio è stato introdotto dalla Camera dei Deputati, perché - ha spiegato il relatore Sen Andrea Cioffi (M5S)- capita, a volte, che a un professionista venga chiesto di fare un lavoro senza essere pagato, perché gli è utile ai fini del curriculum. Ma questo è un mondo non reale, ma schiavista, che dobbiamo contrastare".

Nel corso della seduta  è stato accolto un ordine del giorno (G1.1 (testo 2)) proposto dai senatori Salvatore Margiotta (PD) e Maurizio Campari (Lega) che impegna il governo a definire, nella redazione dello schema di decreto attuativo, "limitatissime" e "inderogabili" eccezioni al divieto di prestazione gratuita delle attività professionali.
Inoltre, nel rispetto dei princìpi di trasparenza, concorrenza, legalità e della necessaria programmazione dei lavori pubblici l'impegno del governo è anche volto a prevedere il rimborso delle spese generali relative allo svolgimento della prestazione. 

Presentando l'ordine del giorno, il senatore Margiotta ha sottolineato "il valore etico del lavoro e della retribuzione di un lavoro svolto". Un valore etico valido in generale "e quindi anche per i professionisti".