Prosegue la campagna di verifiche del NAS, d'intesa con il ministero della Salute, sul rispetto dell'obbligo vaccinale per gli 'esercenti le professioni sanitarie.
Il Nucleo dei Carabinieri per la Salute è impegnao ad individuare i professionisti, sia in ambito pubblico che in regime di attività libero professionale presso studi e ambulatori privati, che continuano ad esercitare l'attività, sebbene privi di vaccinazione anti-Covid.
In esercizio senza vaccinazione- Il dato più aggiornato, alla vigilia dell'obbligo di somministrazione anche della dose booster (dal 15 dicembre prossimo) che , registra controlli presso 1.609 strutture e centri sanitari pubblici e privati, dove sono state verificate ca. 4.900 posizioni relative a medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri, fisioterapisti e altre figure, accertando 281 situazioni irregolari dovute all'esercizio della professione in assenza della vaccinazione. In tale ambito, sono stati individuati anche 8 medici di famiglia, tra medici e pediatri di medicina generale in alcune Regioni (Abruzzo, Sardegna, Campania e Lazio), risultati non essersi mai sottoposti a vaccinazione.
L'imputazione è di abuso di professione- Come fanno sapere i Nas, tra i professionisti controllati è emerso che 126 di loro eseguivano prestazioni seppur già destinatari del provvedimento di sospensione dall'Ordine professionale su segnalazione dell'Autorità sanitaria, continuando a svolgere la libera professione presso gli studi medici di proprietà o presso ambulatori, come pure all'interno di reparti in ospedali pubblici e cliniche private, in ragione del loro incarico di medico o infermiere. Ciò ha portato alla denuncia all'autorità giudiziaria per l'ipotesi di reato di ''esercizio abusivo della professione sanitaria'' poiché sorpresi in servizio malgrado fossero stati sospesi dall'Ordine
professionale.
Condotte omissive delle Asl - Il servizio di controllo dei Carabinieri ha determinato anche l'avvio di accertamenti nei confronti di Aziende Sanitarie di alcune Regioni e Provincia Autonoma (Calabria, Sicilia, Molise, Bolzano-Alto Adige) per possibili condotte omissive e di inerzia nella regolare predisposizione dei provvedimenti amministrativi e disciplinari nei confronti del personale risultato non vaccinato. (Adnk/Adnkronos Salute)
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