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PROGETTO DIPSI - FEDERICO II

Animali senza nome: non chiamateli più 'carcasse'

Animali senza nome: non chiamateli più 'carcasse'
Investiti, avvelenati, maltrattati e uccisi, morti per strada: quale definizione dare ai corpi di animali senza vita? A Napoli il Dipartimento di Veterinaria ha interpellato l'Accademia della Crusca.


Alla facoltà di Medicina veterinaria di Napoli gli "animali senza nome", morti per cause naturali o provocate, vengono sottoposti ad indagine autoptica e necroscopia, con esiti che possono andare oltre l'indagine scientifica. Spesso le indagini possono offrire indizi risolutivi sulle cause della morte per maltrattamento e uccisione. Nei casi di smarrimento si può arrivare a rintracciare il proprietario e consentirgli di conoscere la sorte dell'animale e conservarne la memoria.

Tutto questo, restituisce dignità agli "animali senza nome", ed è proprio così che è stato chiamato il progetto che venerdì prossimo sarà presentato presso l'Aula Magna del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali di Napoli.

"Animali senza nome"- Il progetto "Animali senza nome" è promosso dal Dipsa - Servizio di Diagnostica di patologia e sanità animale, in collaborazione con
- Dipartimento di Veterinaria e Produzioni animali della Federico II
- Società italiana di scienze forensi veterinarie della Federico II
- Ordine dei Medici Veterinari di Salerno
- Labanof - Laboratorio di Antropologia e odontologia forense dell'Università di Milano
- Mtn Company- Agenzia di comunicazione

"Si può dire "cadaveri"- "Venivano definite 'carcasse' - spiega Orlando Paciello di Anatomia Patologica all'Università Federico II di Napoli  e Presidente dell'Ordine dei Veterinari di Salerno- ma era un termine usato impropriamente. Abbiamo chiamato gli specialisti dell'Accademia della Crusca interpellandoli sulla parola da impiegare, e ci è stato risposto 'cadaveri', esattamente come per noi umani". Un tempo il Comune di Napoli aveva addirittura un 'Ufficio carogne'.

Un memoir e un nome- Lo scopo - spiega il professor Paciello - è quello di dare un'identità ai tanti, troppi. cadaveri non identificati ritrovati sul territorio nazionale. Un vuoto che viene colmato: mai era stato fatto prima in Medicina veterinaria. Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità verso gli animali e con essa l'impegno delle istituzioni e delle associazioni nel tutelarli. Molti cercano per anni i loro animali scappati o perduti, ma anche rubati, venduti, fatti sparire. Quando vengono ritrovati morti, molto spesso chi li aveva persi non viene a saperlo. Noi conserveremo un memoir di quel cane, quel gatto...un po' di pelo in una scatolina, e se il proprietario lo riconoscerà potrà ricordarsi di lui".  "Gli daremo un nome e non un numero - prosegue Paciello - perché il nome avvicina alle persone chi non ne ha uno, e speriamo che questo muova anche verso una cultura dell'accudimento più consapevole".

Conferenza stampa- "Animali senza nome" sarà presentato venerdì mattina da Orlando Paciello e Michele Lanzetta, Project manager di MTN Company.