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PIANO 2021-2023

PanFlu, epidemie animali e rischio pandemico

PanFlu, epidemie animali e rischio pandemico
Il Ministero della Salute ha emanato il nuovo "Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale" (PanFlu) 2021-2023.


Nel ciclo di una emergenza pandemia, dalla fase di allerta alla fase di uscita e recupero, i sistemi sanitari devono dare prova di preparedness e di readiness. Per l'OMS che ha coniato questi due concetti si tratta di sapere cosa fare e saperlo fare subito. Va in questa direzione il nuovo Piano PanFlu 2021-2023 pubblicato dal Ministero della Salute, che fa dichiaratamente tesoro delle "lezioni apprese dalla inattesa pandemia da nuovo coronavirus del 2020".

Nel corso di una Public Health Emergency of International Concern (PHEIC) è fondamentale seguire i casi in cui l’uomo si trova ad essere più esposto a virus influenzali animali e lavorare per migliorare la sorveglianza nell’ottica one health.

PanFlu 2021-2023 mette l'accento sullo sviluppo di sistemi di allerta precoce e sull'importanza di disporre di un sistema di sorveglianza veterinaria-  epidemiologica e microbiologica- in grado di monitorare l’emergenza di virus influenzali non stagionali o nuovi con continuo scambio di dati con il laboratorio di riferimento nazionale per influenza.

Ciò richiede la realizzazione di una sorveglianza virologica in grado di identificare potenziali virus influenzali zoonotici a potenziale pandemico e una rete che includa i referenti dei laboratori di riferimento nazionale e regionale per l’influenza nel settore umano e veterinario.Tra le le azioni "essenziali" nel rafforzamento dei sistemi di allerta rapida figura  l'adozione di un Piano di contingenza epidemica veterinaria per gli aspetti rilevanti al rischio pandemico influenzale, a cura della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari.

È inoltre importante implementare un sistema di sorveglianza virologica attiva, nelle Regioni, nelle popolazioni professionalmente esposte a questi passaggi di specie. Per quanto riguarda l’identificazione degli allevamenti, per supportare questa azione è disponibile la BDN dell'anagrafe avicola che contiene tutte le informazioni degli allevamenti compresa la georeferenziazione.

Sistemi accurati di sorveglianza dell’influenza umana e animale sono utilizzati per monitorare l’emergere di virus influenzali non stagionali (o nuovi), che hanno il potenziale di mutare in forme che potrebbero dar luogo ad una pandemia influenzale umana. La sorveglianza non stagionale dell’influenza, ivi incluso lo studio del potenziale zoonotico di virus circolanti potenzialmente pericolosi (IZS Venezie per virus aviari e IZSLER virus suini), agisce quindi come un sistema di allarme rapido contro la pandemia, individuando questi nuovi virus man mano che entrano nelle popolazioni umane.

La ripresa da una pandemia richiederà una collaborazione di tutta la società, governo, imprese, organizzazioni comunitarie e pubblico. Essa comprenderà anche sforzi per risollevare le economie locali e regionali a breve, medio e lungo termine. Le pandemie tendono a verificarsi in una serie di due o tre ondate di diffusione nazionale e internazionale. Pertanto, le azioni di ripresa pandemica devono essere bilanciate anche da attività di preparazione delle potenziali ondate successive. È considerato essenziale, fra le altre azioni di ripresa e recupero, stabilire criteri per ridurre le operazioni di risposta alle emergenze e avviare il recupero di servizi e attività normali, ivi compresa l’identificazione delle attività di sanità pubblica veterinaria che devono essere garantite ai fini della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare.

Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale
(PanFlu) 2021-2023