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DAL 3 GIUGNO

Fase 2: torna la libera circolazione in Italia e in Europa?

Fase 2: torna la libera circolazione in Italia e in Europa?
Nonostante alcune resistenze regionali, il Governo segue la tabella di marcia della Fase 2. Ma è "sbagliato dire che il virus non c'è più".


La Fase 2 segue la tabella di marcia indicata nei decreti di Palazzo Chigi e - da mercoledì 3 giugno- la circolazione in Italia e in Europa sarà più libera: in sostanza, chiunque non sia in isolamento cautelativo o in quarantena sanitaria per SARS CoV-2 potrà liberamente circolare. Spostamenti consentiti, dunque, ma sempre sotto la sorveglianza dell'emergenza sanitaria in atto, la cui evoluzione potrebbe richiedere il ritorno a restrizioni e limitazioni a tutti i livelli.

Non ci sarà un nuovo DPCM- La tabella di marcia dell'emergenza è già scandita dai due provvedimenti di metà maggio del Governo. Oltre alla data del 3 giugno, ci sono le date del 15 giugno- quando riapriranno altre attività (come cinema e teatri) - e del 31 luglio 2020, termine formalmente assunto dal Consiglio dei Ministri per la conclusione dello stato di emergenza nazionale.
I due provvedimenti sono il DPCM in scadenza al 14 giugno e il decreto del 16 maggio che detta la tabella di marcia della Fase 2 e che potrebbe essere rimesso in discussione dal Parlamento.

Dal 3 giugno spostamenti liberi fra Regioni-  Da mercoledì 3 giugno sarà consentito spostarsi tra regioni diverse per qualsiasi motivo, e non più solo per esigenze di lavoro, necessità e salute. Gli spostamenti interregionali potranno essere limitati, solo con provvedimenti statali (del Presidente del Consiglio o del Ministro della salute), in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in queste aree.
Questo è quando prevedono i decreti del Governo, ma numerose Regioni chiedono margini di autonomia e di poter introdurre misure cautelative, come ad esempio l'autocertificazione per i cittadini provenienti dalle Regioni più colpite dai contagi, Lombardia in testa.

Dal 3 giugno viaggi da e per l'estero ma solo in Europa- Da mercoledì 3 giugno saranno anche liberamente consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da e per i seguenti Stati:
- Stati membri dell’Unione Europea
- Stati parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera);
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
- Andorra, Principato di Monaco;
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Paesi non saranno più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario.
Per tutti gli altri spostamenti -da e per Stati diversi rispetto a quelli sopra elencati- continueranno ad applicarsi le regole vigenti. Questo almeno fino al 15 giugno.
Come per gli spostamenti regionali, anche quelli intra-europei non sono affatto pacifici, date le preoccupazioni manifestate da alcuni Paesi come Austria e Grecia. Per tutti gli spostamenti da e per l'estero, è quindi consigliato consultare il sito del Ministero degli affari esteri.

Chi non può muoversi- Gli unici soggetti che non potranno circolare restano i soggetti con con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) i quali "devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante". Rimane il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto alla misura della quarantena essendo risultato positivo al virus.

Stato di emergenza fino al 31 luglio 2020 -  Il 31 gennaio di quest'anno il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza nazionale per sei mesi, in conseguenza della dichiarazione dell'OMS che, il giorno prima aveva dichiarato COVID-19 una emergenza sanitaria di rilevanza internazionale (PHEIC- Public health emergency of international concern).
Fino 31 luglio 2020, in Italia potranno ancora essere applicati provvedimenti restrittivi "per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni". Le limitazioni potranno essere regionalizzate o nazionali e riguardare ogni genere di contenimento, dalla circolazione delle persone alla sospensione di attività non essenziali.

Il Sottosegretario Zampa smentisce zero circolazione virale-   “Nel momento in cui ci accingiamo all’apertura dei transiti da Regione a Regione e a un ritorno a una vita il più possibile normale, occorre al contrario invitare gli italiani alla massima prudenza, a mantenere il distanziamento fisico, ad evitare assembramenti, al lavaggio delle mani frequente, all’uso della mascherina”. L'ha detto il Sottosegretario alla Salute Sandra Zampa in replica ad affermazioni secondo le quali " del virus Covid-19 non ci sarebbe più traccia in giro per l’Italia".
Affermazioni di esperti esterni al Comitato Tecnico Scientifico, organismo al quale si è richiamato il Sottosegretario, come unico termine di ufficialità in fatto di diffusione del contagio.


Decreto legge 16 maggio 2020, n. 33 -  in vigore fino al 31 luglio 2020
Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Dpcm 17 maggio 2020  - in vigore fino al 14 giugno 2020.
Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33