Sono soprattutto Medici Veterinari del Nord Italia, gli iscritti all'Enpav a cui andrà l'assistenza decisa ieri per i casi di positività e quarantena.
Sono in corso le ricognizioni sui casi di Medici Veterinari colpiti da Covid-19. Non ci sono ancora i numeri, ma le prime rilevazioni si riferiscono a positività e quarantene obbligatorie nel Nord Italia. Il monitoraggio avviato dall'Enpav (Ente nazionale di previdenza e assistenza veterinaria) è esteso a tutto il territorio nazionale, egualmente esposto al rischio di contagio e soggetto a restrizioni di mobilità sociale; è recente e noto alle cronache il caso di una Collega avellinese colpita dal virus, che ha lanciato un toccante appello alla responsabilità collettiva.
Per questi professionisti, l'Enpav mette a disposizione gli strumenti della propria mission assistenziale. Gli aiuti, quantificati fra i 1000 e i 4000 euro, non sono elargiti sotto forma di sostegno al reddito, ma rientrano nelle forme di assistenza che l'Ente può erogare per espressa previsione statutaria. I Medici Veterinari- che saranno assistiti economicamente da Enpav per avere interrotto l'attività professionale a causa del coronavirus- potranno iniziare a presentare domanda di assistenza dal 30 marzo.
A queste misure si aggiungono quelle di carattere strettamente previdenziale, valevoli per tutti gli iscritti all'Enpav: tutti i contributi sono stati sospesi fino al 31 maggio. I differimenti contributivi seguono lo scheduling dettato dai provvedimenti del Governo e viaggiano in parallelo con lo scadenziario previdenziale e fiscale per tutta la durata dell'emergenza nazionale per Covid-19.
Enpav, assistenza straordinaria ai casi di Covid-19
MONITORAGGIO NAZIONALE
Veterinari colpiti dal virus, Enpav: primi dati da Nord Italia
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