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NOTA DELLA DGSAF

Benessere del suino: controlli ufficiali, code e arricchimenti

Benessere del suino: controlli ufficiali, code e arricchimenti
Il Ministero della Salute aggiorna i Servizi Veterinari su controlli ufficiali, Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA 2019) e valutazione del rischio.


Dopo le nuove check list- elaborate per verificare l’osservanza delle norme di protezione dei suini (decreto legislativo 122/2011) - la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha inviato una nuova circolare ai Servizi Veterinari delle Regioni.

Il 19 aprile scorso, il Direttore Generale Silvio Borrello, puntualizza che l'adozione delle nuove check list - che "presentano notevoli innovazioni rispetto a quelli preesistenti" - "si è resa necessaria nell’ambito di un percorso triennale, intrapreso a partire dall’anno 2018, che si propone di migliorare complessivamente le condizioni di benessere negli allevamenti suini del territorio nazionale, utilizzando, per la categorizzazione degli allevamenti, strumenti omogenei nell’ambito di autocontrollo e controllo ufficiale, inquadrati all’interno del sistema Classyfarm".

Registrazione dei controlli di condizionalità- Stante la continua necessità di "trarre le opportune valutazioni e coordinare le attività nazionali in tempi più ravvicinati rispetto alle cadenze attuali", la Direzione ministeriale  ribadisce che "i risultati degli esiti di tutti i controlli ispettivi, sia ad esito favorevole sia sfavorevole, previsti da Condizionalità o dagli altri piani, devono essere registrati nel Sistema Vetinfo entro 30 giorni dalla loro compilazione".
Le Regioni e i Servizi Veterinari delle ASL potranno verificare il livello di rischio delle aziende controllate di loro competenza consultando i cruscotti del sistema Classyfarm. L’obiettivo del Ministero "sarà quello di definire future azioni fornendo indicazioni utili anche per far emergere e contrastare le situazioni ripetute di non conformità a livello nazionale e valutare, in accordo con quanto previsto dall’articolo 6 del d.lgs. 122/2011 accertando l’ottemperanza alle disposizioni stabilite, ulteriori azioni mirate".
A tal proposito, "la Direzione generale si riserva di effettuare verifiche ispettive su tutto il territorio nazionale".

Tutti i controlli in Vet Info- Tutte le Regioni e le Province Autonome-  comprese quelle dotate di un proprio organismo pagatore- ", dovranno caricare in Vetinfo, direttamente o tramite l’esposizione di appositi web service, gli esiti di tutti i controlli, compresi o meno nel campione di condizionalità". Il Centro Servizi Nazionale (CSN) di Teramo provvederà a gestire i diversi esiti distinguendoli a seconda che si tratti di ispezioni ufficiali per PNBA o per accertamenti inerenti il rispetto della Condizionalità.

PNBA e popolazione suinicola- Le Regioni e le Province Autonome garantiranno che i Servizi Veterinari -a partire dal 2020- svolgano l’attività riferite al PNBA in modo da coprire ogni anno almeno il 60 % della popolazione suina. Considerata la differente distribuzione della popolazione suinicola a livello nazionale, che potrebbe penalizzare le realtà produttive caratterizzate da allevamenti di piccole dimensioni, le regioni che detengono un patrimonio suinicolo inferiore ai 200.000 capi, dovranno svolgere la suddetta attività in modo da coprire almeno il 60% della popolazione degli allevamenti con almeno 50 capi.

Categorizzazione- La graduale implementazione del sistema Classyfarm permetterà, al termine del triennio di applicazione del piano di miglioramento e attraverso una raccolta complessiva di informazioni, provenienti da diversi sistemi (controllo ufficiale, dati di ritorno dai macelli, aggiornamento della valutazione del rischio in autocontrollo entro il 30 marzo 2020), effettuata entro il 30 giugno 2020, di categorizzare gli allevamenti, attribuendo a ciascuno di essi un punteggio di rischio. Al termine di questo percorso, gli allevamenti categorizzati ad alto e medio rischio dovranno essere inseriti in via prioritaria nella popolazione da sottoporre a controllo annuale.

Allevamenti non categorizzati- In merito ai controlli effettuati dai Servizi Veterinari, in questo primo periodo di applicazione del piano di miglioramento, in attesa del completamento della raccolta dati in Classyfarm, dovranno essere utilizzate le modalità di categorizzazione attualmente in uso presso le Regioni e le P.A., tenendo, tuttavia, presente che gli allevamenti (ad esclusione delle aziende da autoconsumo) che non presentino la valutazione del rischio in Classyfarm (sia perché non effettuata, sia perché effettuata ma non inserita nel sistema informativo) verranno considerate ad alto rischio e dovranno essere controllate prioritariamente nel 2019.

Mozzamento della coda e sanzioni- Inoltre- prosegue la nota ministeriale-  negli allevamenti che introducono o che producono animali nei quali viene praticato il mozzamento della coda, senza avere effettuato una valutazione del rischio o senza avere successivamente messo in atto gli ulteriori interventi previsti dal piano di miglioramento, devono essere applicate le sanzioni previste dall’art. 8 del D. Lgs. 122/2011.
I Servizi Veterinari nel corso dei controlli programmati per il 2019 e 2020 dovranno verificare la corretta effettuazione delle valutazioni del rischio, lo stato di avanzamento del cronoprogramma e/o l’introduzione di gruppi di suini a coda integra e adottare gli opportuni provvedimenti, in caso di scostamento rispetto a quanto previsto.

Chiarimenti sul materiale manipolabile - La Direzione ministeriale sottolinea l’importanza di verificare il corretto utilizzo degli arricchimenti ambientali, sia al momento della compilazione della scheda di autovalutazione sia durante i controlli ufficiali, verificando in particolare l’effettivo interesse da parte dell’animale in quanto, sebbene presenti in numero e tipologia accettabili, tali materiali potrebbero non risultare sufficienti a soddisfare le esigenze comportamentali e prevenire episodi di aggressività in particolare nei gruppi allevati a coda integra.
Sulla base di tali dati il Ministero, con il supporto tecnico del Centro di referenza, potrà fornire ulteriori indicazioni per migliorare sia l’utilizzo sia la qualità dello stesso materiale, oltre a rivalutare l’impatto sul benessere dello spazio disponibile per animale, delle condizioni ambientali, della dieta, dello stato sanitario, ecc.

Materiali in associazione- Quanto alla tipologia, alla quantità e alla qualità di questi materiali, dall'analisi delle schede di valutazione del rischio è emerso che nella maggior parte degli allevamenti sono presenti materiali di arricchimento giudicati insufficienti da un punto di vista qualitativo. I dati riguardanti la tipologia di materiale utilizzato, hanno permesso di valutare anche il grado di utilizzo degli stessi materiali quando presenti in associazione. Sebbene il tronchetto di legno fresco/morbido e la catena metallica/plastica risultino qualitativamente non complementari, questi arricchimenti correttamente gestiti hanno mostrato un valido grado di utilizzo. Il Ministero della Salute ritiene "accettabile, in via transitoria, la presenza di materiali di arricchimento riferita all’associazione sopracitata". L’utilizzo degli arricchimenti "con le modalità sopra riportate sarà però ritenuta idonea solo se non si evidenzieranno criticità in seguito a successivo accasamento di suini con coda integra. In caso contrario, sarà obbligatorio integrare tali materiali con quanto previsto dalle linee guida ministeriali, ciò andrà garantito anche negli allevamenti che usufruiscono della deroga per il taglio coda.

La nota ministeriale conclude riservandosi di modificare quanto sopra definito anche alla luce dei risultati della fase sperimentale.

Benessere dei suini, in VetInfo da oggi la nuova check list
Cronoprogramma 2019 per migliorare il benessere animale

pdfBENESSERE_DEI_SUINI-_NOTA_DGSAF_19_APRILE_2019.pdf117.37 KB