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LEGALITA' E DEONTOLOGIA

Zootecnia, prestazioni lesive della professionalità veterinaria

Zootecnia, prestazioni lesive della professionalità veterinaria
Sulle prestazioni veterinarie rese da aziende fornitrici di prodotti del comparto zootecnico, l'Ordine di Cremona si rivolge a tutti i Colleghi e alla Fnovi.

La circolare dell'Ordine dei Veterinari di Cremona viene rilanciata da altri Ordini provinciali. A metà marzo, la presidente cremonese Nicoletta Colombo aveva sensibilizzato tutti gli Ordini dei Medici Veterinari d'Italia e la stessa Fnovi "a far cessare comportamenti lesivi della professionalità di tutti i medici veterinari".

Il riferimento è "all’erogazione di prestazioni veterinarie rese da alcune aziende fornitrici di prodotti e alimenti per il comparto zootecnico come parte di offerte comprendenti “pacchetti” di beni e servizi o “bonus” sull’acquisto dei beni stessi". Si tratta di un comportamento "lesivo nei confronti dei veterinari liberi professionisti- scrive la Presidente Colombo- e " contrario alla logica che considera la professione veterinaria non assoggettata agli interessi delle imprese commerciali che snaturano i principi di indipendenza e libertà di opinione".

Le richieste- Dopo le segnalazioni ricevute, l'Ordine di Cremona chiede agli altri Ordini provinciali di verificare se tale situazione sia stata riscontrata anche dai loro iscritti: "siamo a chiedere che tali situazioni siano denunciate da tutti gli Ordini che ne vengano a conoscenza". Alla Fnovi, la Presidente Colombo chiede di "ribadire tutto ciò ancora una volta nel modo più chiaro possibile, affinché possano finalmente cessare questi comportamenti lesivi della professionalità di tutti i medici veterinari".

Le "uniche società aventi la possibilità di erogare prestazioni veterinarie- puntualizza l'Ordine di Cremona-  sono gli studi veterinari associati, le cliniche veterinarie e le STP, società tra professionisti che prevedono al loro interno la compartecipazione di soci anche non medici ma soltanto in quota minoritaria. Prestazioni di questo tipo non possono dunque per legge essere erogate da nessun altro tipo di società".

La deontologia- Qualora vi siano veterinari che collaborino con ditte commerciali, a prescindere che si tratti di dipendenti o liberi professionisti, dovranno necessariamente attenersi agli articoli 23 (dovere di informativa sull’esercizio professionale), 26 (conflitto di interessi), 27 (comparaggio), 41 (arbitrato), 42 (rapporti con terzi) e 44 (il Medico Veterinario dipendente o convenzionato) del Codice Deontologico.

Il decreto sul Veterinario Aziendale- Infine, l'Ordine dei Veterinari di Cremona, auspica che l’introduzione della figura del veterinario aziendale con l’entrata in vigore del decreto del 7 dicembre 2017, e in particolare con riferimento all’art. 3 comma 2 nel quale si evidenzia l’obbligo di assenza di situazioni che configurino conflitto di interesse, " possa semplificare e chiarire gli accordi presi con le ditte".