Regionalismo differenziato, si mobilitano gli Ordini della salute

Gli Ordini provinciali di 30 professioni sanitarie si riuniranno "per la prima volta nella storia" per concordare una strategia di azione.

L'appuntamento assembleare è per domani al Teatro Argentina di Roma per definire una piattaforma comune "che sarà proposta con forza a Governo e Regioni". Le rappresentanze ordinistiche delle professioni della salute -  e Fnovi tra queste- registrano una "forte preoccupazione" per le annunciate modifiche normative all'assetto socio-sanitario, un assetto nato 40 anni fa per il quale non si è ancora persa l'eco dei festeggiamenti, ma che appare già minacciato.

In discussione c'è il cosiddetto "regionalismo differenziato” in Sanità, sul quale proprio nei giorni scorsi c'è già stato il primo documento delle Regioni.

"Le perplessità- spiega una nota congiunta- nascono dalle ipotesi di differenziazione dei sistemi sanitari regionali con il rischio di una disomogeneità del livello di assistenza sanitaria assicurato ai cittadini, oggi, con il nostro Servizio Sanitario Nazionale. L’opinione pubblica, ugualmente, chiede chiarezza di percorsi e di obiettivi alla luce delle possibili ripercussioni negative che simili modifiche potrebbero determinare, a livello della qualità delle prestazioni sanitarie assicurate ai cittadini".

E' "una questione di rilevanza fondamentale per l’organizzazione sanitaria del nostro sistema Paese"- fanno notare le 30 Professioni sanitarie - più quelle sociali, rappresentate da 9 Federazioni Nazionali - che hanno riunito i loro Organi istituzionali per un dibattito che vuole anche sensibilizzare l'opinione pubblica a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

L'appuntamento è per sabato 23 febbraio 2019, presso il Teatro Argentina di Roma (Largo di Torre Argentina, 52) dalle ore 9,30 alle 14,00.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming alla pagina di Fimmg TV.