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IL TESTO

Riproduzione animale e assistenza agli allevatori, rilievi finanziari

Riproduzione animale e assistenza agli allevatori, rilievi finanziari
Il decreto delega che riforma l'assistenza tecnica agli allevaotori e aggiorna la riproduzione animale è al parere delle Regioni e del Parlamento.

Dal 7 febbraio in Commissione Bilancio e da domani in Conferenza Stato- Regioni: il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che riforma la Legge 30 del 1991 sulla riproduzione animale ha iniziato l'iter di emanazione.

Il testo redatto da Palazzo Chigi ( su delega del Parlamento) è finalizzato a "razionalizzare e contenere la spesa pubblica" e  al riordino dell'assistenza tecnica agli allevatori, anche attraverso la revisione della disciplina della riproduzione animale, "allo scopo di rendere maggiormente efficienti i servizi offerti nell'ambito del settore agroalimentare".L'aggiornamento della normativa di settore si lega anche all'applicazione del Regolamento (UE) 2016/1012,

Pratica della inseminazione artificiale -L'articolo 8 riguarda la pratica della inseminazione artificiale degli animali e stabilisce i requisiti che devono possedere i veterinari e gli operatori che effettuano tali interventi sugli animali; per la relazione tecnica del Governo, non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

I principi e i criteri direttivi - Nella stesura del testo, il Governo si è attenuto ai seguenti criteri e principi indicati dal Parlamento:
-riorganizzazione del sistema di consulenza al settore, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla politica agricola comune e dalle norme nazionali in materia
- qualificare e liberalizzare il servizio, tenendo conto della necessità di salvaguardare la biodiversità, la corretta gestione del patrimonio genetico delle razze di interesse zootecnico, il benessere animale e la valorizzazione delle produzioni di qualità;
-riconoscimento del principio per il quale l'iscrizione ai libri genealogici e ai registri anagrafici costituisce elemento fondamentale per l'individuazione della razza e per la certificazione d'origine;
-riconoscimento del principio della unicità e multifunzionalità del dato raccolto per la tenuta del libro genealogico o del registro anagrafico e definizione, con provvedimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, delle modalità di accesso da parte dì terzi;
-riconoscimento del principio per il quale la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici è necessario strumento della conservazione della biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone;
-soppressione dei riferimenti agli enti scientifici e strumentali soppressi a seguito delle normative di revisione della spesa pubblica;
-previsione della possibilità di integrare il finanziamento statale finalizzato alle attività gestionali dei libri genealogici mediante fonti di autofinanziamento delle organizzazioni.

Vantaggi attesi- Il riordino riorganizza il settore iattraverso la creazione di Associazioni di primo grado a livello dei seguenti comparti: bovini da latte, bovini a duplice attitudine, bovini da carne, bufali, equidi, ovi-caprini, suini.  Prevista la creazione di una Banca Dati Unica Zootecnica accessibile anche ai servizi di consulenza aziendale in agricoltura; la specializzazione e liberalizzazione dei servizi legati al miglioramento genetico animale; l' armonizzazione dei sistemi di raccolta dati negli allevamenti e di accessibilità degli stessi per poterli poi impiegare nella consulenza in agricoltura ed il miglioramento genetico.
Infine, in materia di liberalizzazione dei servizi legati al miglioramento genetico animale, la relazione governativa assicura che potrà essere riconosciuto come Ente selezionatore qualunque Organismo in possesso di requisiti specifici previsti dal decreto legislativo, in linea con le disposizioni dell'Unione europea in materia.

Primi rilievi finanziari- La Commissione Bilancio della Camera ha già fatto notare che la relazione di accompagnamento non precisa i risparmi attesi. In particolare, la Commissione chiede rassicurazioni sulla partecipazione al Comitato nazionale zootecnico e chiede conferma che sia espressamente esclusa la corresponsione di rimborsi spese o di indennità.Quanto alla banca dati unica zootecnica, "pur prendendo atto che la stessa già esiste, andrebbero acquisiti elementi ulteriori per poter verificare che l'attività di riorganizzazione della gestione dei dati possa effettivamente essere svolta a invarianza di risorse".

Iter- Lo Schema di decreto legislativo è all'esame delle Commissioni Bilancio e Agricoltura della Camera e del Senato. E' atteso dalla Assemblea di Montecitorio il 23 marzo. Per il via libera del Parlamento, le Camere dovranno acquisire il parere della Conferenza Stato-Regioni.

Schema di decreto legislativo recante disciplina della riproduzione animale