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DM 7 DICEMBRE 2017

Veterinario Aziendale: requisiti, compiti e responsabilità

Veterinario Aziendale: requisiti, compiti e responsabilità
Quello del Veterinario Aziendale è un incarico volontario, formalizzato insieme all'allevatore. Elenco speciale tenuto dalla Fnovi.

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Il Veterinario Aziendale è definito dal Decreto 7 dicembre 2017 come "un medico veterinario, libero professionista, che opera professionalmente e con carattere di continuita', con un rapporto diretto con l'operatore, definito con atto formale". 

Designazione volontaria formalizzata- Su base volontaria per entrambe le parti, Veterinario e Allevatore (detentore/rappresentante legale/proprietario dell'allevamento)  sottoscrivono la designazione mediante un apposito modulo (Allegato 3 del Decreto) La designazione del Veterinario Aziendale dovrà essere comunicata sia alla Azienda Sanitaria Locale che all'Ordine provinciale dei Medici Veterinari
pdfALLEGATO_3_Scheda_di_designazione_copy_copy.pdf181.95 KB

Convalida in BDN
- Il Servizio veterinario ufficiale competente per territorio, viene informato della designazione attraverso l'apposita funzionalita' predisposta nella Banca dati nazionale (BDN) dell'Anagrafe zootecnica, che prevede la trasmissione dell'Allegato 3.  Designazione- e nel caso la cessazione dell'incarico-  possono essere effettuate anche dall'OSA (Allevatore).
Il Servizio veterinario ufficiale territorialmente competente, ricevuta la comunicazione e, previa verifica della sussistenza dei requisiti professionali del Veterinario Aziendale, provvede a convalidare l'informazione in BDN.

Requisiti professionali del Veterinario Aziendale:
a) e' iscritto all'Ordine dei medici veterinari;
b) ha partecipato in ambito ECM ad un corso di formazione per veterinario aziendale
c) non e' in condizioni che configurino un conflitto di interessi;
d) non svolge attivita' a favore di imprese che forniscono servizi all'azienda zootecnica stessa o di ditte fornitrici di materie prime, materiali, prodotti o strumenti.

La formazione del veterinario aziendale- Il Veterinario Aziendale deve essere formato sulla base di un corso, accreditato ECM, della durata minima di 16 ore, articolato in quattro moduli formativi erogabili con modalità mista. Nel primo anno di applicazione del decreto, l'obbligo formativo si intende soddisfatto se il Veterinario Aziendale partecipa al corso ECM entro dodici mesi dall'accettazione dell'incarico affidatogli dall'Allevatore.
L'obiettivo formativo è di fornire al Veterinario Aziendale le conoscenze in merito ai sistemi e alle reti di sorveglianza epidemiologica in sanità pubblica veterinaria compresa la tutela della sanità e del benessere animale, delle norme di biosicurezza e del corretto uso del farmaco. La formazione deve dare "una chiara visione di ruoli e competenze del Veterinario Aziendale, dell’Operatore e del sistema pubblico dei controlli senza trascurare gli aspetti normativi connessi".
pdfALLEGATO_2_Formazione_del_Veterinario_Aziendale_copy.pdf206.63 KB

Elenco FNOVI dei Veterinari Aziendali- La Federazione nazionale medici veterinari italiani (FNOVI) cura la tenuta di un elenco pubblico nazionale dei Veterinari Aziendali che soddisfano i requisiti previsti dal decreto. La decadenza dei requisiti professionali e/o sopraggiunte sanzioni disciplinari per documentate violazioni deontologiche e/o di legge possono comportare la cancellazione dall'elenco.

Compiti e responsabilita' del veterinario aziendale - Oltre ad alimentare il Sistema Informativo di epidemiosorveglianza, il veterinario aziendale è deputato ai seguenti compiti:
a) fornire all'operatore informazioni ed assistenza affinche' siano adottate misure e iniziative volte a garantire la qualifica sanitaria dell'azienda, anche sulla base di programmi disposti dai Servizi veterinari ufficiali o concordati con gli stessi e le buone condizioni igieniche e di biosicurezza dell'allevamento, il benessere animale e la salubrita' dei mangimi;
b) assicurare il rispetto delle disposizioni riguardanti la notifica obbligatoria delle malattie infettive degli animali e la comunicazione di qualsiasi altro fattore di rischio per la salute e il benessere degli animali e per la salute umana fatti salvi gli obblighi previsti a carico dell'operatore;
c) offrire assistenza nella tenuta delle registrazioni obbligatorie e nei rapporti con i Servizi veterinari ufficiali; 
d) fornire assistenza e supporto per la redazione di piani aziendali volontari per il controllo delle malattie ad impatto zoo-economico;
e) offrire supporto nella gestione dell'identificazione e della registrazione degli animali;
f) assicurare, per quanto possibile ed in collaborazione con i Servizi veterinari ufficiali e l'Istituto zooprofilattico sperimentale competenti per territorio, l'accertamento della causa di morte degli animali e fornire assistenza e supporto per il corretto smaltimento delle spoglie animali;
g) fornire supporto all'operatore per il rispetto delle disposizioni in materia di impiego dei medicinali veterinari e per assicurare buone pratiche a garanzia di un uso prudente e responsabile degli stessi anche ai fini del controllo dello sviluppo dell'antimicrobico-resistenza.

Le scorte farmaceutiche- Il veterinario aziendale incaricato dall'operatore assume la responsabilita' relativa alle scorte farmaceutiche e alla gestione dei piani volontari di risanamento e controllo delle malattie infettive.

SIVAR: decreto Veterinario Aziendale spartiacque storico

Il Veterinario Aziendale è in Gazzetta Ufficiale