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IN AREA PFAS

IZSVE, aperto il cantiere della nuova sezione diagnostica

IZSVE, aperto il cantiere della nuova sezione diagnostica
Il presidente della Regione Veneto ha posto la "prima pietra” della nuova sezione diagnostica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Sono partiti ufficialmente ieri a Buttapietra (Verona) i lavori della nuova sezione diagnostica dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Sorgerà, in un'area interessata all’emergenza Pfas (Pfas, le sostanze cancerogene nelle acque del Veneto, ndr) che vede impegnati tecnici e ricercatori dell’Istituto nel monitoraggio dei possibili effetti sulle derrate, sugli allevamenti e sull’uomo.

Il nuovo edificio ospiterà principalmente laboratori, uffici e aule didattiche e si svilupperà su due piani fuori terra per un totale di oltre 3.000 mq. L’opera è stata pensata e progettata con criteri e caratteristiche adeguate alle più recenti esigenze logistiche e impiantistiche per ottimizzare le prestazioni da erogare al territorio.

Il Presidente della Regione Luca Zaia, accompagnato dall'Assessore alla Sanità Luca Coletto,  ha spiegato che la nuova sezione "rientra un progetto organico: il controllo delle derrate agroalimentari, la salute e il benessere degli animali negli allevamenti e dei consumatori". Inoltre, "integrerà una rete di 11 strutture nel territorio regionale  che danno una risposta alle 160 mila industrie agricole del Veneto e all’intero comparto agroalimentare regionale che fattura 6 miliardi di euro ed è di settore di riferimento nel panorama nazionale".
La nuova sezione veronese dello Zooprofilattico ospiterà principalmente laboratori di diagnostica e di ricerca, uffici, aule didattiche, nonchè uno stabulario e la sezione di necroscopia veterinaria.

Anche in relazione all'emergenza Pfas la Regione "ha dato prova di grande tempismo, serietà e operatività per monitorare e prevenire i rischi di inquinamento – ha ricordato il presidente del Veneto. "Non appena avuta evidenza dell’inquinamento ambientale delle acque e della possibile contaminazione delle colture agricole e degli allevamenti, la Regione Veneto è intervenuta coinvolgendo tutte le autorità sanitarie e di vigilanza interessate, compreso l’istituto Zooprofilattico, e investendo nella sicurezza degli acquedotti. Nessuna regione o istituzione in Italia si è preoccupata per questa emergenza come il Veneto”, ha aggiunto.

Consegna entro giugno 2018- “La nuova sezione territoriale – ha dichiarato Daniele Bernardini, direttore generale dell’IZSVe –pur mantenendo le competenze nell’ambito della diagnostica delle malattie degli animali, potrà sviluppare attività di ricerca innovative e servizi più adeguati a un’area geograficamente e produttivamente importante come quella del veronese. Attualmente la sezione diagnostica di Verona, inaugurata nel 1954, si trova nella città scaligera, in Via San Giacomo 5. La conclusione dei lavori per la realizzazione della nuova sede a Buttapietra, iniziati nel gennaio 2017, è prevista entro giugno del 2018.

Nel ringraziare le amministrazioni locali che hanno messo a disposizione parte dei terreni, il Governatore Zaia ha reso omaggio ai lavoratori del cantiere che – ha sottolineato - “si spaccano la schiena e si fanno i calli alle mani per dare vita a questa struttura di oltre 6 mila metri quadrati” che è a beneficio dell’intera economia regionale, e in particolare del settore agroalimentare.