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BOZZA DI PDL

Veterinario gratis ai poveri, ANMVI risponde a Rizzetto

Veterinario gratis ai poveri, ANMVI risponde a Rizzetto
Prima di depositarla alla Camera, l'On Walter Rizzetto ha chiesto il parere dell'ANMVI sulla pdl che istituisce il Servizio Veterinario Convenzionato.
"Cani e gatti, veterinario gratis" titolano già i giornali, ma è solo una proposta di legge, anzi una bozza. A firmarla è l'On Walter Rizzetto (Fratelli d'Italia) che l'ha inviata all'ANMVI per un parere. "Trattandosi di un tema di interesse per la vostra associazione, chiedo di fornirmi osservazioni su eventuali modifiche/integrazioni"- ha scritto Rizzetto, al quale il Presidente Marco Melosi ha risposto prima del deposito alla Camera.

La proposta di legge -“Istituzione del Servizio Sanitario Veterinario convenzionato per la cura dei cani e gatti e dell’anagrafe canina e felina” - punta alla creazione di un welfare gratuito a cui possano accedere “i proprietari già esenti per motivi di reddito dalle spese del SSN”. Si parla di cani e gatti soltanto. La proposta incardina il Servizio Sanitario Veterinario presso le Regioni con tanto di commissione regionale di “esperti” a cui di fatto si rimanda il compito di perfezionarne progettualità e attuazione.
Si prevede la gratuità delle prestazioni anche per soggetti “vaganti” a cui prestare il primo soccorso “da chiunque condotti” e per quelli “accolti in strutture gestite da associazioni di volontariato riconosciute”. Questo Servizio regionale sarebbe “convenzionato” anche nel senso di appoggiarsi ai “Servizi Veterinari già operanti presso le aziende sanitarie locali”, “qualora il Ministero della Salute accerti l’impossibilità per i servizi veterinari di operare con i propri mezzi e le proprie strutture, le regioni procedono alla stipula di apposite convenzioni con i medici veterinari liberi professionisti per l’erogazione delle prestazioni”. Quali prestazioni? Le individueranno gli assessorati regionali attraverso la sopradetta Commissione, che avrà anche il compito di redigere l’elenco dei medici veterinari e delle strutture “aventi diritto” ad accedere alle convenzioni. Fra i criteri di ammissione i titoli professionali, l’anzianità di servizio, la disponibilità a prestare il primo soccorso entro 24 ore dalla richiesta.


Per il Presidente dell'ANMVI, la bozza di legge " pur fondando su una esigenza concreta e condivisibile- cioè quella di agevolare le prestazioni veterinarie nei confronti di proprietari in fascia cosiddetta ‘debole’- non consentirebbe di soddisfarla". Nella sua risposta, Melosi suggerisce la riformulazione della bozza e il deposito di una proposta di legge alternativa "alla quale - dice-saremmo ben lieti di collaborare".
Facendo notare che l’esigenza socio-veterinaria prospettata dall'On Rizzetto "potrebbe realizzarsi attraverso una Medicina Veterinaria di Base (o Medicina Veterinaria Sociale) erogata dalle strutture veterinarie private autorizzate", il Presidente Melosi conclude con un riferimento ai " problemi di copertura finanziaria e di spesa pubblica", facendo notare  che i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza "contemplano in parte prestazioni di sanità veterinaria come quelle  prospettate attraverso stanziamenti di Stato– di cui non conosciamo il dettaglio- che potrebbero alimentare un sistema misto Pubblico-Privato integrato".