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IL CINQUE PER MILLE ALLA RICERCA

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La legge 27 dicembre 2006, n. 296 ha riproposto la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finalità di interesse sociale. In particolare, per l’anno finanziario 2007 sono state previste le seguenti possibilità di destinazione: sostegno delle ONLUS (Organizzazioni non lucrative di utilità sociale) , finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università; finanziamento agli enti della ricerca sanitaria. Gli elenchi dei soggetti ammessi alla destinazione della quota sono stati pubblicati sul sito agenziaentrate.it; il primo elenco, relativo alle ONLUS è stato curato dall’Agenzia delle Entrate e prevede numerose associazioni protezionistiche, animaliste e di volontariato fra cui l’Associazione Veterinaria di Cooperazione con i paesi in via di sviluppo della Valle d’Aosta e la Società Italiana delle Scienze Veterinarie di Brescia; gli altri due elenchi, sono stati, invece, predisposti a cura del Ministero dell’università e della ricerca e il Ministero della salute. Fra questi l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, l’istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, istituti zooprofilattici. Un motore di ricerca consente la visualizzazione dei soggetti a cui può essere destinato il 5 per mille. Il contribuente può destinare la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche, relativa al periodo di imposta 2006, apponendo la firma in uno dei 3 appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (CUD; 730/1; UNICO PF Persone Fisiche). È consentita una sola scelta di destinazione. La scelta di destinazione del 5 per mille e quella dell’8 per mille ( legge n. 222 del 1985) non sono in alcun modo alternative fra loro.