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ECM, L’ANMVI SCRIVE AL MINISTRO DELLA SALUTE
L'ANMVI ha inviato una lettera al Ministro alla Salute, Livia Turco, al Sottosegretario Gian Paolo Patta e ai dirigenti del Ministero referenti dell'ECM, chiedendo che in previsione della riunione del 22 novembre della Conferenza Stato-Regioni, “si abbia finalmente il coraggio di fare un'analisi critica del programma di educazione continua in medicina”. La Conferenza Stato-Regioni sarà infatti chiamata a valutare i primi cinque anni di sperimentazione del sistema di aggiornamento obbligatorio per gli operatori sanitari italiani. " Questi cinque anni di sperimentazione del sistema ECM sono stati un vero disastro sia per come è stato creato il progetto sia per come è stato gestito"- ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente dell'ANMVI, che ha proseguito:" Ogni anno l'ANMVI e le associazioni federate versano al Ministero 70/80 mila euro per accreditare circa 150 eventi pur nella convinzione che i crediti non siano obbligatori per la maggior parte dei veterinari e per avere un servizio che continua a non funzionare. Da cinque anni insistiamo a scrivere al Ministero, evidenziando aspetti critici senza neppure ricevere risposte. Credo che sia il momento di fare chiarezza e dare risposte serie alla nostra categoria".
L'ANMVI richiede nuovamente che per la veterinaria si possa arrivare ad un sistema di controllo dell'aggiornamento obbligatorio, come previsto dal Codice deontologico, studiato e gestito dagli Ordini in considerazione delle specifiche esigenze e necessità della categoria.