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NAPOLITANO: TROPPE SEDI UNIVERSITARIE

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“La proliferazione delle sedi universitarie è un fenomeno preoccupante e da verificare”- Sono parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ( Repubblica 17/09/2006), che si è pronunciato negativamente sulla moltiplicazione degli atenei e delle facoltà registrata negli ultimi anni nel nostro Paese. Negli ultimi due anni sono nati 14 atenei, 10 telematici e 4 privati, che sono andati ad incrementare l’attuale numero di 93 italiani. Senza considerare l’ipertrofismo accademico delle lauree brevi. Alle dichiarazioni del Presidente della Repubblica è seguita la risposta del Ministro dell’Università Fabio Mussi che ha già congelato tutte le domande di apertura di nuove sedi telematiche e dichiarato testualmente: "L'Università è un sistema sostanzialmente sano. La Governance è un discreto bordello, e va riformata". Il Rettore della Sapienza di Roma è stato fra i primi a condividere pubblicamente le parole di Napolitano: ”Mi auguro che dopo le dichiarazioni del presidente della Repubblica il Ministero adotti delle iniziative concrete – ha detto Renato Guarini - la profliferazione di offerte generaliste non aggiunge niente all’offerta già esistente e non fa altro che perdere competitività e prestigio al nostro sistema. Gli ultimi arrivati, come gli atenei telematici, sono strutture dove non si fa ricerca e che non hanno strutture adeguate. L’allarme di Napolitano ha riscosso una vasta eco anche negli organi di informazione sensibilizzati al problema della caduta di qualità del sistema universitario italiano. Nel mirino l’ambizione di Regioni e Capoluoghi ad avere l’Ateneo-Campanile: il quotidiano Repubblica cita il caso-Catanzaro, ateneo nato nel 1998 per porre fine alla “diaspora” degli studenti calabresi, e il caso degli atenei che spingono le loro ambizioni fuori confine, sperando ad esempio, nel bacino Mediterraneo.