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EXPORT E PSA

Carni suine italiane: riapre il mercato giapponese

Carni suine italiane: riapre il mercato giapponese
"Dopo intense trattative, le Autorità del Giappone (MAFF) hanno accettato di rimuovere il bando delle carni suine dall'Italia". Definite le condizioni per l'export.


Riprende l'export verso il Giappone per i prodotti di carne suina cotti - ottenuti dalle carni di animali nati e allevati in zone non soggette a restrizioni per la PSA e riconosciuti esenti da sintomi di malattie infettive alla visita ante- e all’ispezione post-mortem.  Lo rende noto il Ministero della Salute con una circolare.  Le "intense trattative" delle autorità veterinarie italiane hanno consentito di ammorbidire la posizione assunta dalle autorità giapponesi dopo i focolai di peste suina africana (PSA) nell’Italia continentale. Il Giappone aveva infatti imposto il bando alle esportazioni dall’Italia di carni e prodotti a base di carne suina. Il bando si applicava "a prescindere dall’origine delle carni dalle quali sono ottenuti questi ultimi, determinando di fatto la decadenza di tutte le autorizzazioni all’esportazione già in possesso degli stabilimenti".

In base all’accordo devono essere autorizzati gli stabilimenti di trasformazione che effettuano il trattamento termico dei prodotti a base di carne suina (designated heat-processing facilities). Resta in capo all’autorità
centrale Italiana il riconoscimento (approved by the government of the exporting country) degli impianti che eseguono le fasi precedenti al trattamento termico (macellazione, sezionamento e/o eventuale trasformazione
precedente al trattamento termico).

Il Ministero della satue conferma pertanto che l’autorizzazione all’esportazione verrà rilasciata esclusivamente dalle Autorità del MAFF giapponese, ai soli stabilimenti che effettuano il trattamento termico del prodotto a base di carne suina (designated heat-processing facilities).

CIRCOLARE_EXPORT_GIAPPONE.pdf1.22 MB