• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 30964
REPORT RESIDUI

Fitosanitari e alimenti: in Italia "elevato" livello di protezione

Fitosanitari e alimenti: in Italia "elevato" livello di protezione
In Italia il controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti continua a presentare elevati livelli di garanzia al consumatore e agli animali.


Il Ministero della Salute presenta il rapporto dei controlli ufficili sui residui di antiparassitari negli alimenti. L'intensità delle attività svolte nell'arco del 2020 non ha risentito della pandemia (oltre 100mila le determinazioni analitiche) e rilevano "un elevato livello di protezione" del consumatore italiano. Le azioni descritte dal rapporto sono infatti volte a garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l'esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei prodotti alimentari di origine vegetale e animale.

E' il regolamento UE 2019/533 a stabilire il campionamento di alimenti di origine vegetale e di alimenti di origine animale, definendo gli analiti obbligatori. I punti di prelievo- per i prodotti di origine animale sono i centri di macellazione, i centri di raccolta aziendale, centri commerciali e mercati. La maggioranza dei campioni è stato prelevato alla distribuzione e all’importazione e riguarda prodotti nazionali. In Italia i laboratori sono quattro, di cui tre presso l'Istituto Superiore di Sanità e uno- limitatamente ai cereali- presso l'IZS del Piemonte e VdA.
La fissazione di limiti massimi di residui va anche a tutela della salute degli animali, compresi quelli da compagnia, i cui mangimi siano prodotti con vegetali protetti da azione antiparassitaria, affinchè la loro alimentazione non contenga sostanze indesiderate.

Alimenti di origine animale- L'impiego di sostanze attive nei prodotti fitosanitari è uno dei metodi più comuni di protezione dei vegetali dagli organismi nocivi e la presenza di residui può ricadere sugli animali nutriti con tali prodotti. Le tipologie di alimenti, di origine animale, da campionare nell’anno 2020 sono stati il grasso di pollame e il fegato di bovino. Di quest'ultimo sono stati prelevati 74 campioni, di cui il 95,9% non ha presentato alcun residuo. I campioni di grasso di pollame raggiungono il 100% di assenza di residui di fitosanitari. Gli alimenti di origine animale che a meno che non vi sia un uso illecito dei pesticidi come antiparassitario sugli animali, difficilmente sono alimenti nei quali si ritrovano o che superano il limite previsto dal regolamento 396/2005.

Ortofrutta e cereali-
La percentuale di campioni irregolari dell’ortofrutta è risultata essere 1,5% con 72 campioni di cui 39 di frutta e 33 di ortaggi. Tale percentuale si attesta sotto la media complessiva europea (3.6%). Quanto ai cereali, i campioni privi di residuo sono stati il 76% del totale mentre il 23.6 % sono risultati presentare residui nei limiti legali.

Bilancio finale
- L'esito delle attività condotte nel 2020 "continua ad essere soddisfacente ed offre un quadro complessivo ampio e rispondente agli obiettivi sanitari preposti in materia di controllo ufficiale dei prodotti alimentari sia in Italia che in ambito comunitario". E' la conferma- conclude il Ministero della Salute- di "un elevato livello di sicurezza alimentare sui prodotti vegetali e un elevato livello di protezione dei consumatori".
In totale nel 2020 sono state attivate 6 allerte, sono state comminate 22 sanzioni amministrative, con un caso di sequestro. Complessivamente, le percentuali di non conformità rilevate in Italia sono inferiori al dato europeo.

Controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti
Rapporto 2020