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RAPPORTO SU AUDIT

Carni equine: raccomandazioni dall’FVO

Carni equine: raccomandazioni dall’FVO
Con i suoi 56mila equidi macellati ogni anno, l'Italia è il maggiore Stato Membro per destinazione al consumo alimentare. Alla luce di questa rilevanza, gli ispettori FVO hanno condotto un accurato audit nelle sedi di macellazione e trasformazione delle carni nelle regioni più attive: Puglia, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Il Report, pubblicato in questi giorni dall'FVO, si riferisce all'ispezione (Audit n. 2012-6333) sui controlli ufficiali alla macellazione e alla trasformazione delle carni fresche con particolare riguardo alle carni equine, condotta in Italia a giugno del 2012.

Difformità regionali - Il documento rileva che le autorità competenti, centrali e regionali, dispongono di strutture e personale qualificato oltre che di procedure giudicate "adeguate" dal Rapporto, ivi compresa la programmazione dei controlli presso le sedi produttive. Ma gli ispettori europei evidenziano la disomogeneità fra le procedure attuate nelle diverse Regioni e che malgrado la sollecitazione del Ministero della Salute alle Regioni, le procedure non sono state aggiornate al Pacchetto Igiene. In molti casi l'informazione della catena alimentare "non è soddisfacente".
In Veneto e Lombardia, è stato approntato un sistema ispettivo degli stabilimenti basato sulla valutazione del rischio, mentre in Puglia, scrivono gli ispettori europei, le autorità competenti hanno motivato l'assenza di una programmazione dei controlli con la carenza di personale, a cui si deve pure il fatto che i controlli ufficiali non sono né regolari né pianificati.

Coordinamento MinSal-Regioni - Il Ministero della Salute ha riscontrato il Rapporto assicurando "l'attuazione del sistema di audit nazionale ai sensi dell'art. 4 (6) del Reg. 882/2004 in tutte le Regioni italiane". Il Ministero della Salute ha anche fatto presente che soltanto la regione Puglia è risultata sprovvista di un sistema di controlli ufficiali degli stabilimenti basato sulla valutazione dei rischi, tuttavia ha predisposto un programma di controllo ufficiale degli stabilimenti riconosciuti al fine di armonizzare le attività di controllo sul territorio regionale chiedendo alle ASL la sua puntuale attuazione. "Una verifica della corretta attuazione sarà eseguita dall'ACC durante l'espletamento di Audit da programmare nella regione Puglia".

Efficacia dei controlli - Per quanto riguarda la verifica dell'efficacia dei controlli ufficiali il Ministero della salute ha diramato alle Regioni, con propria nota del 16 agosto 2012, l'istruzione di "provvedere ad attuare, senza indugio, quanto previsto dal documento sullo standard di funzionamento in merito alla verifica dell'efficacia".

Linee guida per le non conformità - Il MinSal cita anche le Linee guida sui criteri per l'individuazione delle non conformità negli stabilimenti del settore carne e latte e per la verifica della completezza ed efficacia delle azioni correttive adottate dall'operatore del settore alimentare, approvate dalla Conferenza Stato- Regioni il 25 luglio 2012. "Tale documento definisce procedure uniformi per la rilevazione e la gestione delle non conformità riscontrate negli stabilimenti di carne e latte, nonché le modalità di verifica della completezza ed efficacia delle azioni correttive adottate dall'operatore del settore alimentare".

Un nuovo Modello IV - Rispondendo alle raccomandazioni comunitarie, il Ministero della salute ha annunciato un Decreto di modifica del DM 16 maggio 2007 relativo al Modello IV. In particolare il nuovo documento riunirà, in un unico modello, tutte le informazioni relative ala movimentazione degli animali e tutte le informazioni relative alla filiera alimentare (c.d. modello ICA). In tal modo tutte le informazioni previste dal documento dovranno obbligatoriamente essere riportate, in maniera particolare per gli animali avviati alla macellazione. Tale modello "integrato" sarà disponibile nel 2013. Inoltre il Ministero della Salute sta predisponendo la completa informatizzazione del documento, con l'intento di eliminare al minimo gli errori nella compilazione e raggiungere l'obiettivo dell'invio di tutte le informazioni (movimentazione e informazioni sulla filiera alimentare) in tempo reale verso tutte le Autorità competenti e le strutture coinvolte, ivi compresi gli stabilimenti di macellazione.

Banche dati "non affidabili"- Il Rapporto si sofferma sui sistemi informativi e sulle banche dati rimarcando lo scarso collegamento fra la banca dati centralizzata (anagrafe) che registra i dati identificavi degli equidi e il data base che raccoglie i dati sulle macellazioni: il passaggio dei dati risulta ancora incompleto con incongruenze informative. Una circostanza, che il Rapporto stigmatizza giudicando "non affidabili"- allo stato- le informazioni presenti nei data base. Un giudizio di inaffidabilità che il Ministero delle Politiche Agricole ha chiesto di modificare a settembre del 2012, riscontrando la bozza di report, ma che è stato mantenuto nella stesura finale.

La risposta del Mipaaf - Il Mipaaf ha anche avanzato alcune osservazioni sul sistema informatico che, in fase di inserimento degli equidi macellati, "non impedisce la registrazione delle macellazioni degli equidi non destinati al consumo umano". Peraltro, fa notare la Direzione ministeriale dello sviluppo rurale, "il sistema informatico permette la produzione di report riguardanti le anomali dei dati inseriti, tra cui l'avvenuta macellazione di equidi non destinati al consumo umano. Infatti, l'evento viene registrato e conservato in BDE, insieme ai dati dell'equide macellato e a quelli dello stabilimento responsabile della macellazione".

L'intervento del MinSal - Oltre a quanto già specificato nella nota del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero della Salute si è impegnato nei confronti dell'FVO a emanare "specifiche ed opportune indicazioni in modo che il sistema informativo (BDN) non permetterà più la registrazione delle informazioni relative ad equidi macellati ma che siano stati dichiarati non da produzione di alimenti".

Passaporti non regolari- Nel Report FVO si riscontrano "numerose inadempienze nei passaporti", in particolare degli equidi provenienti da altri Stati Membri. Anche qui il Mipaaf ha avanzato osservazioni chiedendo di specificare nel rapporto "che ci si riferisce ad equidi importati e destinati direttamente al macello. La Direzione Sviluppo Rurale aggiunge: "Fermo restando che è il responsabile del macello a dover verificare l'identità dell'equide e la regolarità della documentazione che lo accompagna per una eventuale esclusione dalla macellazione in caso di documentazione a non a norma, si deve evidenziare che la regolarità dei documenti è di esclusiva responsabilità dell'organismo emittente lo Stato Membro di provenienza".

Trichinelle - Per quanto riguarda i laboratori per la ricerca delle trichinelle, gli ispettori dell'FVO annotano criticità per quanto riguarda le carni equine.

pdfREPORT_AUDIT_FVO_CARNI_EQUINE.pdf237.56 KB

pdfOSSERVAZIONI_DEL_MINISTERO_DELLE_POLITICHE_AGRICOLE.pdf134.73 KB

pdfRISPOSTA_DEL_MINISTERO_DELLA_SALUTE_ALLE_RACCOMANDAZIONI_FVO.pdf63.05 KB