• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31074

Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità da lunedì 27 maggio. Buon congresso!


SARDEGNA

Nuove regole sanitarie sulle produzioni suinicole

Nuove regole sanitarie sulle produzioni suinicole
Procedure semplificate per gli allevatori sardi per la trasformazione delle carni suine commercializzate nella Regione  L'obiettivo è la rimozione dell'embargo imposto all'isola dalla UE.

"Nel solco delle deroghe previste dal regolamento europeo, abbiamo tracciato un percorso che consente direttamente agli allevatori di trasformare le carni suine in prodotti come prosciutti e insaccati e di commercializzarli all'interno del territorio regionale, grazie a procedure semplificate". Lo  dichiara l'assessore regionale della Sanità della Sardegna Mario Nieddu al termine di un incontro regionale promosso dall'assessorato regionale della Sanità, Istituto Zooprofilattico della Sardegna, Asl 8 e dal Comune di Seulo "uno dei territori che più di tutti ha collaborato attivamente per l'eradicazione della Peste suina"- ha sottolineato Nieddu.

Le deroghe, previste nel regolamento europeo e recepite a livello regionale, consentono agli allevatori la trasformazione e la stagionatura dei salumi in ambito domestico, nella propria abitazione. Prevista una semplice comunicazione alle autorità sanitarie, preposte ai controlli, che certifichi l'idoneità dei locali in cui avviene la lavorazione, per cui non sarà necessario un cambio di destinazione d'uso. I suinicoltori potranno trasformare soltanto i capi allevati e restano ferme tutte le altre regole e obblighi a garanzia della sicurezza, della qualità e della tracciabilità del prodotto.

"Il comparto suinicolo sardo - prosegue l'assessore - ha un potenziale enorme per qualità e tradizione. Certamente l'obiettivo è quello della rimozione dell'embargo imposto dall'Europa a causa della peste suina africana. Dalle autorità europee attendiamo ancora risposte in merito all'ultimo audit, che ha avuto un esito positivo perché abbiamo lavorato per superare tutte le criticità rilevate in passato, in particolare sul tracciamento del brado e il monitoraggio dei cinghiali".

Sulla lotta per l'eradicazione della Psa l'assessore promuove il lavoro svolto dall'Unità di progetto, in particolare negli ultimi mesi: "Nel nuovo programma sono state ridotte le incombenze relative ai controlli sulle aziende certificate ed è stata favorita al massimo l'emersione degli allevamenti irregolari. Il confronto con le attività produttive e la Regione è sempre aperto. Abbiamo soddisfatto tutte le richieste dell'Europa, non senza sacrifici. Ci aspettiamo che questo ultimo miglio verso la fine delle restrizioni venga percorso e porti rapidamente allo stop di un embargo che dura ormai da troppo tempo", conclude l'esponente della Giunta Solinas.

La situazione in Sardegna-
La Sardegna è l'unica Regione alla quale non si applicano le misure urgenti decise dal Governo e dal Parlamento contro la Peste Suina Africana (PSA). Nel territorio, "non c'è più circolazione virale" ha dichiarato il Direttore Generale della Sanità Animale Pierdavide Lecchini nel corso del convegno nazionale sulla PSA del 20 aprile. Ciononostante, per la  Commissione UE la Sardegna resta una regione "rossa" , sottoposta a limitazioni commerciali. Una situazione "oltremodo penalizzante" a detta del Direttore Generale, che equipara la Sardegna ad altri territori dell'Unione che presentano una situazione epidemiologica e virale ben diversa e più grave.