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CONVEGNO A PALAZZO TRECCHI

Lotta alla PSA, Ferrari: pronto il tracciato delle recinzioni

Lotta alla PSA, Ferrari: pronto il tracciato delle recinzioni
Barriera. E’ questa la parola ricorrente del convegno "Emergenza PSA",  ospitato oggi a Palazzo Trecchi da EV e dedicato all’emergenza della Peste Suina Africana. Il Commissario Angelo Ferrari annuncia la definizione delle recinzioni attorno alla zona infetta per il contenimento dei cinghiali. La barriera di protezione negli allevamenti di suini è la biosicurezza. La filiera teme nuove barriere sanitarie all'export.

"Abbiamo definito il tracciato delle recinzioni e lo presenteremo al Sottosegretario Andrea Costa". L’ha detto Angelo Ferrari, Commissario Straordinario alla PSA, intervenuto questa mattina al convegno organizzato a Palazzo Trecchi (Cremona) dal titolo "Emergenza PSA- Un presente da gestire un futuro da difendere". Il tracciato, ha spiegato il Commissario, è stato condiviso con le Regioni Piemonte e Liguria e con i Sindaci del territorio. Il 21 aprile sarà presentato al Sottosegretario alla Salute Costa, delegato all'emergenza PSA.

Con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro - approvata dal Parlamento per realizzare le recinzioni-  “si può avviare la posa in opera" ha assicurato il Commissario chiedendo però "dinamismo". Occorre innalzare "velocemente" le barriere che delimitano la zona infetta tra Piemonte e Liguria e completare la stesura dei piani regionali: "Si va un po' lentamente", ha aggiunto, spiegando che spingere sull'acceleratore è proprio una prerogativa commissariale e che il Commissario Straordinario alla PSA "non ha super poteri".
Ferrari ha messo l'accento sul da farsi: barriere, gabbie e depopolamento dei cinghiali dopo che è stato creato, non senza difficoltà, il "vuoto sanitario". 

Il quadrante autostradale (compreso fra la A26 e la A27) ha svolto un ruolo di contenimento, ma non ha impedito l'oltrepassamento verso ovest - "che preoccupa perchè viaggia alla velocità di un chilometro alla settimana"-  e nemmeno quello verso est in direzione dei territori a maggior densità suinicola. A una disponibilità finanziaria inferiore alle attese, si aggiungono le difficoltà pratiche di approvvigionamento delle reti e dei materiali anti-intrusione. "Ma non siamo fermi" puntualizza Ferrari.

Le recinzioni "sono la misura chiave" per il Direttore Generale della Sanità Animale Pierdavide Lecchini (Ministero della Salute), nonchè l’asse principale della strategia raccomandata dal Team EUVet. "Abbiamo discusso molto in questi mesi sulla stesura delle recinzioni- spiega il DG Lecchini- siamo addirittura sembrati eccessivi individuando 270 km di recinzioni, ma abbiamo ragionato su elementi tecnici e scientifici. La loro messa a terra richiederà di considerare altri elementi, come gli impedimenti oro-geografici, tenendo conto “a vista” delle difficoltà".

Nella zona infetta c'è anche la situazione -"molto pesante" a detta del Commissario - dell'outdoor: attività economiche, turistiche e ludiche che nei territori piemontesi e liguri hanno subito limitazioni e vogliono ripartire. Un caso per tutti: la silvicoltura che, spiega Bartolomeo Griglio (Regione Piemonte), comporta movimentazioni del legname. Le attività che sono state fermate adesso chiedono ristori. 

Le recenti aperture "vanno comunicate" insiste Ferrari che parla di "emergenza comunicazione", dell'importanza di spiegare ai cittadini, anche con la cartellonistica, gli interventi sui territori. E più in generale ai consumatori e agli importatori che le carni suine sono fuori dal problema. All'estero, dice Ferrari, "abbiamo perso dei mercati".

Il quadro dell'export viene illustrato da Davide Calderone (Assica) che a nome delle imprese della macellazione e della trasformazione auspica l'affermazione del principio di regionalizzazione anche nei Paesi Terzi che ancora non lo applicano. Non solo. Per l'export di carni suine e salumi nazionali è auspicabile il riconoscimento dei trattamenti termici inattivanti e del safe product, il trattamento HPP (High Pressure Processing) in via di sperimentazione sui salumi contro il virus della PSA. Sono in gioco 2.205 miliardi di export italiano. Lo scenario peggiore- se la situazione epidemiologica peggiorasse e la zona infetta dovesse allargarsi- è un danno stimato da Assica in 60 milioni di euro al mese.

Gli esperti rassicurano: "In Liguria e in Piemonte, l'eradicazione è possibile"- dichiara Francesco Feliziani (Laboratorio pesti suine Izsum)."L'eradicazione è possibile"- gli fa eco Vittorio Guberti (Ispra). Feliziani e Guberti hanno presentato le dinamiche di diffusione del virus, "causate dal fattore umano" (Feliziani) e il comportamento del virus nei cinghiali infetti: "Se il virus viene delimitato si estingue in circa un anno- ha detto Guberti avvertendo la platea: "per ora non ci sono conclusioni, solo ipotesi di lavoro".
Da liquidare le fake news sul vaccino: "Le tecnologie sono al lavoro, ma non l'avremo nel breve periodo- afferma Feliziani- se ce ne fosse uno lo staremmo già utilizzando". Sorveglianza passiva e PCR restano essenziali. Per Guberti- che considera il rischio di endemizzazione della malattia più basso in area mediterranea- "bisogna testare più accuratamente le carcasse".

Alle barriere materiali da erigere contro i cinghiali si affiancano le barriere di biosicurezza per proteggere gli allevamenti suinicoli. Dati alla mano,secondo Giovanbattista Guadagnini (Veterinario Aziendale, suiatra) proteggere un'azienda suinicola con protezioni fisiche ("ci vorrebbe una grande muraglia", dice) costa dai 90 ai 130 euro al metro. All'interno, invece, la biosicurezza si garantisce limitando gli accessi ai soli addetti ai lavori: per le persone va creata la dogana danese, mentre per i mezzi di trasporto le cose si complicano, soprattutto nelle fasi di carico e scarico dei maiali. Gli esempi a cui ispirarsi ci sono e vengono dalla Polonia che ha fatto ricorso al "ponte di carico" che esclude il contatto diretto dello staff di allevamento con il mezzo di trasporto.
"Sulla biosicurezza la sensibilità non è ancora elevata"- annota Guadagnini indicando nel Veterinario Aziendale "la prima linea di difesa dell'allevamento suinicolo". Al Veterinario Aziendale però  "va data maggiore dignità inserendo il suo nome in BDN accanto all'allevamento che l'ha scelto e nominato".

Dalla platea CIA (Antenore Cervi), Coldiretti (Serena Antonioli) e Confagricoltura (Rudy Milani) si dicono "allarmati" dal monito lanciato dagli esperti sulle gravi conseguenze che la PSA potrebbe avere sulla suinicoltura italiana se la malattia passasse dal selvatico al domestico. Uno scenario che si esclude solo "facendo squadra", come ha incoraggiato a fare anche il Commissario Angelo Ferrari. Gli allevatori chiedono sostegni economici, modifiche alla Legge 157/92 per affrontare il problema dei cinghiali e requisiti minimi di biosicurezza uniformi in tutta Italia. Su quali risorse economiche possono contare?

Risponde e conclude i lavori il Direttore Generale Pierdavide Lecchini: la Commissione Europea ha ridotto i finanziamenti per fronteggiare le malattie animali, con decurtazioni di 60milioni di euro all'anno fino al 2027. Lo Stato Italiano ha riconosciuto 10 milioni in un quadro di disponibilità complessiva di 50 milioni di euro, ma "non è stato facile"- dichiara Lecchini. Se in Italia serve più tempo per una maggiore consapevolezza finanziaria dell'emergenza PSA, in Europa "bisogna dimostrare quello che si sta facendo e che si sta facendo quello che è appropriato fare. Ma siamo nei tempi e sappiamo quello che dobbiamo fare"- ha concluso Lecchini.


Emergenza PSA - Un presente da gestire un futuro da difendere

Coordinatore dell'evento: Giancarlo Belluzzi (Consulente Veterinario). Hanno partecipato: Vittorio Guberti (ISPRA - Università di Bologna), Francesco Feliziani (Responsabile Laboratorio di referenza nazionale Pesti suine – Izsum), Giovanbattista Guadagnini (Libero Professionista), Davide Calderone (Direttore di Assica), Angelo Ferrari (Commissario Emergenza PSA, Direttore IZS Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) Pierdavide Lecchini (Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, Ministero della Salute), Bartolomeo Griglio (Vice direttore della Sanità alla Regione Piemonte); Serena Antonioli (Vice Presidente di Coldiretti Cremona); Rudy Milani (Presidente nazionale dei suinicoltori di Confagricoltura); Antenore Cervi (Vice Presidente regionale CIA)
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