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LA REPLICA

Bando sterilizzazioni in Sardegna: "non è stato un flop"

Bando sterilizzazioni in Sardegna: "non è stato un flop"
Screditare il lavoro dei volontari rischia di "mandare all’aria i nuovi bandi per le sterilizzazioni del 2020". E le tariffe veterinarie "non erano low cost".

"Siamo stupiti e amareggiati che la ATS non abbia smentito le affermazioni riportate sulla stampa". Diciassette associazioni di volontariato animalista replicano a La Nuova Sardegna e parlano di "disinformazione" sulla campagna di sterilizzazione del 2018. Sono stati sterilizzati circa 500 cani femmina grazie al contributo regionale, ad opera di 25 sigle animaliste: "Non si tratta quindi di pochi interventi effettuati da poche associazioni"- è la replica.

E "senza dubbio i numeri saliranno ancora", perchè "molte rendicontazioni sono ancora in atto". Le associazioni riconoscono che "il meccanismo è perfettibile", ma è sbagliato far passare il messaggio che la campagna di sterilizzazione sia stata un flop, "perchè non è vero".

Le associazioni spiegano di avere  ricevuto 5mila euro euro di contributi banditi dalla Regione Sardegna, "da usare interamente per la sterilizzazione di cani di proprietà, facendo da tramite tra padroni e veterinari liberi professionisti, senza alcun rimborso per i volontari". 
Inoltre, il programma non si basava su tariffe calmierate: "nel bando anzi si faceva esplicito riferimento al rispetto delle buone pratiche veterinarie, che escludono interventi "low cost": nessuna tariffa imposta per i medici veterinari liberi professionisti, che - nel loro ruolo di primo contatto con il proprietario del cane - rappresentano una risorsa professionale e organizzativa di enorme valenza per il raggiungimento degli obiettivi che il legislatore ha fissato nella legge n.281/1991".

La campagna di sterilizzazione si è svolta "tra mille difficoltà". Anche solo chiedere ai proprietari di presentare l'ISEE può far venir meno la volontà di sterilizzare la propria cagnolina, per non parlare - dicono- della difficoltà di ottenere la adesione degli allevatori per i cani da pastore.
Le associazioni si trovano "pienamente d’accordo" con le  affermazioni del Veterinario della ATS sul "grave problema dei cani degli allevatori (i cani da pastore). C'è una "atavica abitudine a non sterilizzare e a non microchippare e - denunciano i volontari- ad abbandonare le cucciolate che riempiono i canili.  Qui davvero possiamo dire che molto poco è stato fatto"- conclude la nota.

Le associazioni attendono ora la pubblicazione dei nuovi bandi "che consentiranno agli Enti del Terzo Settore di usufruire dei fondi stanziati in loro favore dalla legge regionale di stabilità del 2019".

La replica è firmata dalle Onlus:  Le GatteMatte;  Amici del Branco; L'Oasi dei Vagabondi; Aristogatti Onlus - Alghero; Gli Invisibili Sardegna;  Bau Club; Randagino; Argez Volontari Animalisti;  Impronte nell'Isola; Coro Meo; Liberitutti Sezione di Arborea; Lida Sezione di Olbia;  Impronte Invisibili;  Amico Mio; La Casa di Bingo; Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sezione di Carbonia; Casa del Randagio; Amici degli Animali Gonnosfanadiga; Speranzampetta;  Together APS&ASD; Quattro Zampe Rescue Sardinia