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Decreto Rilancio, Mancuso: buone notizie, ma serve chiarezza

Decreto Rilancio, Mancuso: buone notizie, ma serve chiarezza
E’ una buona notizia che l’indennità di 600 euro venga estesa anche ai mesi di aprile e di maggio, ma il Decreto Rilancio lascia spazio ad alcune incognite.

A Decreto Rilancio approvato, toccherà all’ADEPP- in rappresentanza di tutte le casse professionali - portare avanti il confronto con il Ministero del Lavoro sui 600 euro da versare agli iscritti anche per i mesi di aprile e di maggio. Resta infatti da definire quanta parte riservare ai professionisti delle casse del totale stanziato (1.150 milioni) per il rifinanziamento del Fondo per il reddito di ultima istanza. Per farlo, il Ministero del Lavoro si è dato 60 giorni (e non più 30 come con il Decreto Cura Italia) un lasso di tempo che rischia di essere troppo lungo, secondo il Presidente dell’Enpav Gianni Mancuso, che auspica tempi più rapidi per non ritardare l’erogazione delle indennità. E risorse adeguate.

La perplessità sconta il precedente del bonus di marzo, per il quale venne assegnata alle casse una quota del Fondo pari a 200 milioni di euro, poi rivelatasi insufficiente e integrata il 4 maggio scorso, con più di un mese di ritardo. Per questo l’Enpav e tutte le casse si attendono una quota idonea a coprire i mesi di aprile e di maggio, in tempi questa volta congrui con uno scenario economico d’emergenza.

C’è anche una questione di liquidità. Sono le casse a dover anticipare i 600 euro in una fase in cui gli investimenti e i contributi previdenziali sono fermi; il timore è che venga meno  la liquidità necessaria a versare il bonus per altri due mesi. Un problema che l’Enpav fino ad ora non ha avuto e non avrà nemmeno nei prossimi mesi- assicura Mancuso, spiegando che l’Ente ha versato il bonus a tutti gli aventi diritto, anche ai Medici Veterinari che hanno presentato la domanda negli ultimi giorni di aprile, nonostante le risorse integrative del Governo non siano esattamente corrispondenti ai calcoli delle casse. Complessivamente mancherebbero fra i 3 e i 4 milioni di euro, una somma che le casse contano di recuperare con il prossimo riparto del Fondo.

Un’altra incertezza dell'articolo 81 del Decreto Rilancio è la nuova formulazione dei soggetti esclusi: pensionati a parte, non avranno il bonus “i titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato”. Una fattispecie da chiarire, mentre viene positivamente accolta l'abrogazione del requisito dell’iscrizione esclusiva ad una cassa, un inghippo già affrontato con il bonus di marzo.

L’Enpav si prepara a versare i prossimi bonus a tutti i Medici Veterinari che hanno ricevuto il primo, una platea di circa 16.000 iscritti, nella quale l’Ente si è adoperato per farvi rientrare quanti più aventi diritto possibile, compresi quei giovani che il Ministero del Lavoro aveva inizialmente escluso dall’indennità in quanto non percettori di reddito nel 2018.

A conti fatti, i tre bonus costeranno all’Enpav un anticipo di risorse di circa 30 milioni di euro.

Bonus da 600 euro anche per i mesi di aprile e maggio